Un uomo e una donna, loro malgrado coinvolti nelle vicende praghesi capitate nella primavera del ‘68, i carri armati e le violenze sconvolgeranno la loro vita, segnata da proclami, spiate, carriere distrutte…. circostanze commentate con simpatia e umorismo da un'allieva ed un professore che condurranno il pubblico attraverso quegli eventi.
Note di regia
Ho ambientato la vicenda in un labirinto. L’appartamento del protagonista, la stessa Praga sono un dedalo da cui non c’è via d’uscita. Lui e lei si muovono nel poderoso allestimento di Nicola Rubertelli come topi in gabbia, spiati e costretti in un percorso obbligato, quello del regime stalinista, che censura ogni movimento. Frontiere sbarrate, mezzi d’informazione che diventano mezzi di disinformazione, scuole chiuse, intellettuali in galera o sottoterra. Questa è la punizione per quella bellissima città che con la sua Primavera stava cercando di riportare il socialismo verso gli ideali di democrazia sotto cui era nato… Marina Thovez
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