Dopo "Il ventaglio" di Goldoni, Damiano Michieletto firma una nuova regia per il Teatro Stabile del Veneto scegliendo uno dei capolavori di Nikolaj Gogol, "L’ispettore generale". Grottesca e satirica, l’opera è una graffiante denuncia della corruzione pubblica. In una cittadina della sterminata campagna russa, popolata da personaggi corrotti, profittatori, affaristi e sfruttatori, si sparge la notizia dell’arrivo di un ispettore generale. Tutti sono in fermento e impauriti. Figurarsi quando si crede che l'ispettore sia già arrivato, in incognito. In realtà quello che è creduto l’ispettore è un giovinastro squattrinato che capisce subito quali benefici può trarre dalla situazione. Derisione e mascalzonaggine, imbroglio e nessuna buona fede, neppure in casa del sindaco dove il finto ispettore è ospite e si diverte con la moglie e la figlia.
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Regia:
Damiano Michieletto
Autore:
Nikolaj Vasil’evic Gogol’