L'ORSO - UNA DOMANDA DI MATRIMONIO - due atti unici
Anton Cechov, medico e scrittore, insiste sul suo ruolo di testimone della realtà. Rifiuta ogni etichetta ideologica preconfezionata. Non concede soluzioni consolatorie. Rifugge dalle falsità e si concentra, prima di tutto, sulla preminenza dei fatti. Nella sua opera la vita si mostra così com'è: una farsa impenetrabile, dove tutto trascolora e si muove, una giostra di fanatismi e di meditazioni per gente mediocre e di cervello corto.
Falbalas si avvicina a L'orso e Una domanda di matrimonio, due "scherzi" come lo stesso Cechov ebbe a definirli, con la consapevolezza che a teatro, come nella vita, l'umanità resta profondamente stupida. I personaggi de L'orso e Una domanda di matrimonio sono pieni di sorprendente vitalità. Fremono come esseri puerili, prigionieri di ambizioni futili. Sono logorati dal bisogno dei quattrini e dalla brama del possesso ma non dimenticano le piccole, inevitabili, rivelazioni dell'amore, gli svenimenti e l
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