La rilettura di Fabrizio Monteverde del testo shakespeariano, dramma romantico ante litteram, si concentra sugli aspetti psicologici della vicenda, sulle dinamiche ambigue e complesse che si instaurano tra i vari personaggi. È il triangolo, mai equilatero, Otello-Desdemona-Cassio con i tre vertici costantemente intercambiabili, in virtù delle macchinazioni di Iago e delle esigenze della Ragione e del Sentimento. Il coreografo ci lascia sempre sulla banchina di un moderno porto di mare ad osservare la storia di un outsider, Otello, che è sempre apparso come un ‘diverso’ non tanto per il colore della sua pelle quanto per il suo essere ‘straniero’. Ma in un porto di mare c’è un continuo via vai, un ricambio umano tale da annullare ogni differenza. Il mare, presenza costante, non è relegato a mero sfondo ma diventa simbolo di quelle ondate di passione dalla tempestosa ingovernabilità che agitano l’essere umano.
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Regia:
Fabrizio Monteverde
Coreografo:
Fabrizio Monteverde
Musicista:
Antonin Dvorak
Protagonista:
Balletto di Roma
Produzione:
Balletto di Roma
Scenografo:
Fabrizio Monteverde
Costumista:
Santi Rinciari
Tecnico luci:
Emanuele De Maria
Durata:
90 minuti
Numera atti:
1
Anno di produzione:
2008