Anarchica, estremistica, insolente la Salomé di Oscar Wilde è poco conosciuta in Italia, forse messa in ombra dalla popolarità della versione operistica di Richard Strauss. L'autore inglese l'aveva composta nel 1891 a Parigi, pensando - pare - a Sarah Bernhardt, al suo orientaleggiante esotismo, alla sua voce recitante.
Ferdinando Bruni e Francesco Frongia ne portano in scena una versione molto personale, intrecciando materiali diversi al tessuto di questo suggestivo atto unico: brani tratti dalle ultime opere dello scrittore (in particolare dalla Ballata del carcere di Reading e De Profundis), ma anche da testimonianze, interviste e dichiarazioni.
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Regia:
Ferdinando Bruni e Francesco Frongia
Autore:
Oscar Wilde