Nella seconda metà degli anni Cinquanta Italo Calvino, ispirandosi all’opera di Giambattista Basile, curò una raccolta di fiabe provenienti dalle diverse tradizioni regionali d’Italia, specchio della più arcaica tradizione orale italiana, archetipo della vicenda umana, della sua lotta inesausta per raggiungere la felicità. La fiaba veicola la voce grezza, ma proprio per questo più autentica, di un’esistenza primaria, immediata, coinvolta appieno negli entusiasmi così come nelle paure, disegnando un ritratto antichissimo e nel contempo attuale del nostro Paese. Una fotografia perfetta delle “Cento Città”, che nella loro varietà e complementarità rappresentano ancor oggi l’essenza più autentica del carattere culturale italiano.
John Turturro, il grande attore e regista italo-americano, interprete prediletto dai fratelli Cohen e da SpikeLee, ha realizzato Fiabe italiane/Italian Folktales, in un adattamento drammaturgico scritto a quattro mani con Carl Capotorto. A partire da una selezione di alcune delle fiabe di Calvino (Il Fiorentino, La storia dello spirito maligno, La scuola della Salamanca, Pelle di vecchia -La vecchia dell’orto -, Lo sciocco senza paura, Il re degli animali, Salta nel mio sacco!, La tacchina), il progetto raggiunge il cuore più autentico della nostra identità nazionale.
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