Si chiude una porta, ma si apre un portone. Per la prima volta in 26 anni di attività il Torino Glbt Film Festival si è visto negare il patrocinio della Regione Piemonte, la quale però – “non si è tirata indietro in merito al finanziamento", ci tiene a sottolineare l'assessore alla Cultura della Città di Torino, Fiorenzo Alfieri. Gradita sorpresa l'intervento (non previsto) dell'assessore provinciale alla Cultura, Ugo Perone.
E se l’amministrazione regionale dà forfait, a rimettere a posto le cose interviene in extremis l’On. Mara Carfagna, che ha concesso al festival diretto da Giovanni Minerba, il patrocinio del Ministero per le Pari Opportunità.
La manifestazione quest’anno torna al Cinema Massimo di Torino e si svolge, dal 28 aprile al 4 maggio, nell’ambito di Esperienza Italia. Per l’occasione sarà inaugurata una nuova sezione del Festival, chimata “Vintage: Italia 150, il nostro Risorgimento”; un modo originale sia per celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia, ma soprattutto per riscoprire film di culto del nostro passato, ormai quasi dimenticati.
L’inaugurazione si svolgerà presso l’UCI Cinemas Lingotto giovedì 28 aprile. Ospite della serata sarà la cantante Noemi, che presenterà alcuni brani tratti dal suo nuovo album. Il film d’apertura, Four More Years, della regista svedese Tova Magnusson-Norling, è una commedia degli equivoci imperniata su temi di grande attualità, quali sesso e politica.
Per questa edizione il Premio Dorian Gray, istituito l’anno scorso in occasione del venticinquennale del Festival, è stato attribuito a Lindsay Kemp, artista poliedrico (mimo, ballerino, coreografo, attore) famoso in tutto il mondo. La cerimonia di consegna del premio si terrà domenica 1 maggio, in serata, al Cinema Massimo.
Attesa a Torino anche la top model Veruschka, “la donna più bella del mondo”, secondo il fotografo Richard Avedon. All’interno del focus “Think Pink! Non solo moda” verrà proiettato un documentario d’autore (la sceneggiatura è della stessa Veruschka) sulla modella-contessa dalla vita leggendaria, che in Italia divenne il simbolo del look optical.
Dario Argento, atteso dal 29 aprile sotto la Mole (dove dalla fine di maggio girerà il suo prossimo film), sarà il padrino della sezione “Midnight Madness”, inaugurata lo scorso anno come omaggio al cinema bizzarro ed estremo, assurdo e kitsch, letto naturalmente in chiave gay.
Nella sezione “Binari Lungometraggi” trova spazio anche il nuovo lavoro del giovane regista torinese Roberto Cuzzillo, che, dopo il successo del suo primo lungometraggio, Senza fine, presenterà al Festival il film Camminando verso (proiezione domenica 1 maggio alle ore 18).
Attesa a Torino, dopo le ottime critiche al Sundance Film Festival, per l’arrivo di Becoming Chaz, il documentario su Chastity Bono, figlia di Sonny e Cher, che racconta il suo lungo percorso (condotto in segreto e svelato ai media soltanto a cose fatte) di transizione al sesso maschile.
Infine, per il quinto anno consecutivo in occasione del Torino Glbt Film Festival, l’Associazione Cuturale Koinè in collaborazione con la Fondazione Artèvision ospita in numerose sedi, tra cui gli spazi espositivi AV Art Gallerie e il Foyer del Cinema Ambrosio a Torino, l’Internazionale d’Arte LGBTE, curata da Telemaco Rendine e Carlotta Occhiena.