L'attore scozzese si è spento nel sonno all'età di 90 anni. Fu il primo, e più famoso, volto dell'agente 007 James Bond.
Lo avevamo festeggiato solo qualche mese fa, in occasione del 90° compleanno, scegliendo alcuni dei suoi film meno famosi come omaggio “alternativo” a una carriera di successi.
Già oggi, invece, ci ritroviamo a piangere la scomparsa di Sean Connery, eterno James Bond ma non solo...
Tra Disney e James Bond
Sarebbe pretestuoso circoscrivere la carriera di Sean Connery al periodo Bond, anche se è indubbio che l'ombra di 007 abbia seguito l'attore per tutta la vita. Che l'agente segreto di Ian Fleming sia stato un trampolino di lancio non indifferente è palese, ma è altrettanto innegabile l'eclettismo delle scelte post-Bondiane. Eclettismo, in verità, più che spesso condizionato anche da compensi importanti (vedi il “costo” per il ritorno nei panni di James Bond nell'apocrifo Mai Dire Mai, fra i tanti), ma che ha dato la possibilità a Connery di essere presente sugli schermi quasi ininterrottamente, dagli esordi Disney (Darby O'Gill e il Re dei Folletti del 1959) fino al cinecomic La Leggenda degli Uomini Straordinari del 2003.
Ovviamente, in una carriera di oltre 60 pellicole, molte – soprattutto dalla seconda metà degli anni'90 – hanno lasciato a desiderare in termini di qualità. Altrettanto innegabile, però, che abbiano dimostrato potesse “esserci vita” dopo il periodo Bond.
30 anni sullo schermo
E le scelte (chiamiamole) commerciali di Connery sono state - al netto di quanto sopra -, spesso di gran richiamo al botteghino. Tralasciando i James Bond, che hanno caratterizzato gli anni '60, e le pellicole autoriali (venne diretto da Hitchcock, Sidney Lumet, John Boorman, John Huston e John Milius, fra gli altri) che hanno caratterizzato gli anni '70, è dagli anni '80 in poi che Connery raggiunge l'ennesimo picco di popolarità grazie a Highlander, Il Nome della Rosa, Indiana Jones e l'Ultima Crociata, e Gli Intoccabili, per il quale vinse l'Oscar come miglior attore non protagonista.
Il nuovo secolo e il ritiro
Gli anni '90, ben iniziati con Caccia a Ottobre Rosso, segnano però un declino più che altro qualitativo nelle scelte di Connery, che alterna comparsate di lusso (Robin Hood - Il Principe dei Ladri con Kevin Costner), a pellicole di non eccelsa qualità, quando non decisamente imbarazzanti quali Highlander II, The Avengers – Agenti Speciali e La Leggenda degli Uomini Straordinari.
E' proprio il flop di critica e pubblico di quest'ultimo che convince Connery a un dignitoso ritiro. Ritiro al quale non rinunciò nonostante le successive, allettanti, proposte per Harry Potter e Il Signore degli Anelli. Non prima, però, di un'ultima - e poco conosciuta - comparsata nei panni dell'agente 007.
Ebbene sì, nel 2012 Sean Connery tornò nei panni di James Bond, prestando la voce all'agente 007 in un videogioco basato sul film Dalla Russia con Amore, chiudendo simbolicamente i conti, esattamente a 50 anni dalla sua prima apparizione, con la spia che fu per lui “croce e delizia”.