Pignolo, pedante, con piccole manie ossessive, come quella di appiccicare post it in tutta la casa. Maxwell Smart è un ottimo analista al servizio della Control, un'agenzia segreta di spionaggio USA che sogna di diventare un agente operativo per lasciare il lavoro da scrivania a dedicarsi all’azione. Uno 007 sui generis, che compensa le indubbie capacità intellettive con l’imbranataggine pratica del peggior Austin Power. La sua grande occasione arriva quando il quartier generale dell'agenzia – che dovrebbe fare da contraltare alla CIA- viene messo sotto assedio da un'organizzazione criminale (KAOS). Così si ritrova in pochi istanti nei panni dell’agente segreto, pronto a salvare la terra in compagnia della collega Anne Hathaway, che interpreta l’Agente 99. Comicità demenziale e risata facile sono alla base del film, che inizia con la canzone “take a change on me” degli Abba, come captatio benevolentiae, poi mostra la Capital Hill di Washington per dare un tono di magnificenza e credibilità al tutto. In fondo perché non dare una possibilità a questo James Bond pasticcione, che fa ridere per l’improbabilità e l’assurdità delle sue azioni. La coprotagonista Anne Hathaway, dopo aver girato “Il diavolo veste Prada”, non ha perso il vizio dei vestiti e fa sfoggio di un guardaroba da togliere il fiato.
C’è anche un piccolo cammeo di Bill Murray, Agente 13, in un tronco d’albero.
L'Agente Smart Casino Totale di Peter Segal rimaneggia le sit-com e di film di spionaggio, con un risultato buffo e divertente che di sicuro non deluderà il pubblico.
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