Distribuito da Nexo Digital, sarà in sala per una settimana il documentario di Edoardo Leo sulla vita del grande, indimenticabile, attore romano
E' un “lungo addio” quello riservato a Gigi Proietti: scomparso il 2 novembre 2020, giorno del suo 80° compleanno, il mattatore romano non ha ancora definitivamente lasciato chi lo ha ammirato sulle scene e al cinema.
Lo abbiamo ritrovato in sala un anno dopo la sua scomparsa ne Io Sono Babbo Natale e ora, sempre nelle sale, possiamo ripercorrere 55 anni di vita teatrale del Maestro nel documentario Luigi Proietti detto Gigi di Edoardo Leo, in programmazione dal 3 al 9 marzo.
A me gli occhi, please
Passato all'ultima Festa del Cinema di Roma, Luigi Proietti detto Gigi nasce da un'idea di Edoardo Leo, la cui intenzione iniziale era quella di raccontare la genesi e la storia di A me gli occhi, please, spettacolo fondamentale non solo nella carriera di Gigi Proietti, ma anche per la storia del teatro e della recitazione in Italia. E' con questo spettacolo, infatti, che Proietti mette a frutto le esperienze di teatro sperimentale fatte con Carmelo Bene, portando in scena le contaminazioni apprese e donando alla comicità pari dignità rispetto alla poesia.
Strada facendo, però, il documentario - purtroppo anche a causa della dolorosa e improvvisa scomparsa di Proietti - è diventato altro...
Un segreto da svelare
L'improvvisa uscita di scena di Proietti mi ha catapultato in un film dove era necessario ripercorrere non solo la sua vita ma andare alla ricerca del "suo segreto". Un viaggio per svelare chi c'era dietro l'uomo di spettacolo. (Edoardo Leo)
Per poter dare corpo a un'opera più compiuta che arrivasse a svelare l'unicità del lavoro e della persona, Edoardo Leo si è così spinto oltre l'intenzione iniziale di un progetto “intimo” basato sulle interviste a Gigi Proietti, e ha coinvolto familiari, amici, collaboratori ed estimatori del grande attore.
Tutti uniti nell'idea di raccontare Proietti, da una parte evitando santificazioni o agiografie, dall'altra con l'intenzione di svelarne la personalità, da intellettuale e studioso di teatro ancor prima che d'attore.
L'eredità
Gigi Proietti rivive quindi nelle parole di chi ha lavorato, ha conosciuto o anche solamente si è ispirato all'arte dell'attore.
Da Alessandro Gassman a Paola Cortellesi, da Renzo Arbore a Marco Giallini, il racconto di Luigi Proietti detto Gigi si snoda nelle parole dei molti ospiti convocati (e auto-convocatisi una volta saputo del progetto) “tutti rapiti dalle gesta artistiche di un autentico eroe dello spettacolo che per più di mezzo secolo ha unito comicità e poesia, alto e basso, pancia e sperimentazione”.
IL TRAILER