Cinema

Al via il Festival di Berlino all'insegna del made in Italy

Al via il Festival di Berlino all'insegna del made in Italy

Al via oggi la 58° edizione del Festival di Berlino, mai come quest’anno all’insegna del cinema made in Italy. Se infatti l’Orso d’oro alla carriera premierà Francesco Rosi, con annessa retrospettiva delle migliori opere del regista napoletano, grande spazio verrà dato anche alle nuove opere italiane, a cominciare da quel “Caos calmo” che tanto ha fatto parlare in questi giorni per la scena di sesso tra il protagonista Nanni Moretti e Isabella Ferrari. Il film, tratto dall’opera omonima di Sandro Veronesi, concorrerà per l’Orso d’oro insieme a un’altra pellicola diretta da un italiano (ma prodotta da Austria e Germania), “Cuore di fuoco” di Luigi Falorni, già regista dell’acclamato documentario “La storia del cammello che piange” (2005). Due italiani anche nella sezione “Panorama”: “Improvvisamente l'inverno scorso”, documentario di Gustav Hofer e Luca Ragazzi sul fallimento del disegno di legge delle coppie di fatto, e “Sonetàula” di Salvatore Mereu. Per la conquista dell’Orso d’oro bisognerà però fare i conti con titoli molto attesi, come “Il petroliere” di Paul Thomas Anderson, “Happy-Go-lucky” di Mike Leigh (lo stesso dell’acclamato “Il segreto di Vera Drake”, 2004), “Julia” del registra francese Erik Zonca, “In love we trust” del cinese Wang Xiao-shuai e “Lezioni d’amore” di Isabel Coixet. Tra i film fuori concorso c’è attesa per “Be kind rewind” l’ultima fatica di Michel Gondry (“Se mi lasci ti cancello”, 2004, e “L’arte del sogno”, 2006) con Jack Black. Aspettative alte anche per “L'altra donna del Re” di Justin Chadwick (con Natalie Portman, Scarlett Johansson ed Eric Bana), “Shine a Light”, il documentario sui Rolling Stones firmato da Martin Scorsese, e lo storico “Katyn”, del maestro polacco Andrzej Wajda. Speriamo allora che questa edizione della Berlinale, che si concluderà il 17, torni a premiare la cinematografia nostrana, che non conquista l’Orso d’oro addirittura dal 1991, quando a trionfare fu “La casa del sorriso” di Marco Ferreri.