Cinema

Anna Falchi: "voglio fare Malena 2"

Anna Falchi: "voglio fare Malena 2"

Mora, smagrita e con un sogno nel cassetto: interpretare per Giuseppe Tornatore, "Malena 2", magari al posto di Monica Bellucci. Anna Falchi lancia un appello al regista, che l'aveva scelta per un mini-film per la promozione delle Olimpiadi di Pechino (poi saltato): "Mi avevi visto in versione bionda, ora mi sono pure scurita i capelli, perché non mi scegli per fare 'Malena 2 la vendetta, in versione romagnola? "Si è da poco infranto un sogno - racconta la Falchi al settimanale "Tv Sorrisi". - Mi aveva chiamata Giuseppe Tornatore per girare un mini-film per la promozione delle Olimpiadi di Pechino 2008. La storia era originale e il mio personaggio curiosamente simile a quello che sto facendo in "Piper" (film tv per la regia di Carlo Vanzina dedicato agli anni d'oro del locale romano, ndr). Avrei dovuto interpretare un'attrice europea in cerca di fortuna in Cina. L'idea era carina, ma i produttori cinesi hanno preferito una storia con una protagonista orientale. E il sogno è sfumato". Oggi però Anna vorrebbe essere "ripescata" da Tornatore, e visto che è mora, magari interpretare la donna più desiderata di Sicilia, quella "Malena" portata al successo da Monica Bellucci. "Gli uomini preferiscono le bionde, ma i registi scelgono le more - puntualizza Anna. - Ogni volta che devo fare un film mi viene chiesto di scurirmi i capelli. Forse perché la donna prorompente e platinata spaventa ed è più legata a uno stereotipo televisivo, mentre quella mora risulta pipù intensa. Comunque, in questo periodo mi sento più dark lady e meno vamp, quindi sono orgogliosa del cambiamento, mi rispecchia in pieno. E sembra che mi porti pure fortuna, quindi il castano lo terrò ancora per i prossimi impegni". Tornata a lavorare dopo mesi di isolamento dovuti al ciclone che ha investito la sua vita privata, Anna dice di voler finire sui giornali solo per i suoi impegni e non più per gli affari personali. "In prima pagina ora ci vorrei andare per questo. E' arrivato il momento di prendermi del tempo per me, di dedicarmi al lavoro, che è la mia vita, la mia linfa. Mi piace essere una donna indipendente, avere un guadagno". Ripensando ai "giorni drammatrici e tristi seguiti all'arresto del marito Stefano Ricucci, la Falchi ricorda le persona, poche, che l'hanno sostenuta. "Mia madre, mio fratello, mia cognata e mia nipote. Pochi ma buoni" e giura che, se tutto dovesse andarle male, una soluzione lei già ce l'ha: "So che potrei sempre tornare a vivere in provincia e dedicarmi a quello che so far meglio: le tagliatelle".