Cinema

In arrivo un film sul mostro di Firenze: Spezi protagonista

In arrivo un film sul mostro di Firenze: Spezi protagonista

Emblematico destino quello del giornalista italiano Mario Spezi (nella foto), autore insieme a Douglas Preston del libro 'Dolci colline di sangue', dedicato al Mostro di Firenze. Il romanzo, una sorta di controinchiesta sui delitti commessi dal serial killer tra il 1968 e il 1985, in pochi giorni negli Stati Uniti e' finito tra i bestseller e ora sta per trasformarsi in lungometraggio, dove si narreranno anche i retroscena che nel 2006 culminarono nell'arresto di Spezi, ex cronista della Nazione, poi scagionato in maniera definitiva dalla Cassazione. Due anni fa, quando torno' libero, dopo quasi un mese di carcere con l'accusa di aver depistato le indagini sulla morte del medico Francesco Narducci e sugli omicidi delle coppiette, Spezi disse che non si sarebbe piu' occupato del Mostro di Firenze. ''Non si tratta di un ripensamento - ha dichiarato all'ANSA - ma il libro e il film rappresentano il miglior modo per chiudere la vicenda''. Una vicenda marcata da dolorose ripercussioni anche sul privato del sessantatreenne cronista fiorentino, che segui' le tracce dell'assassino sin dall'inizio. ''A partire da un certo punto - ha spiegato Spezi - la mia vita personale ha finito con il coincidere con la storia del Mostro. Qualcuno ha detto che era una mia ossessione, e forse aveva ragione. Ma pensa che incubo se un'ossessione diventa realta' e ti ritrovi chiuso in una cella sospettato di essere tu, il Mostro!''. Non sono pero' stati i 23 giorni passati in carcere, di cui cinque in isolamento, ad aver lasciato in Spezi i solchi piu' profondi. ''Le ferite mai chiuse - ha rivelato - sono i ricordi di quei ragazzi uccisi e violati nella morte. Le loro immagini non si sono mai sbadite nella mia memoria''. Non accadeva da 25 anni che un italiano finisse tra i primi dieci libri americani piu' venduti. Eppure, ha osservato Spezi, ''in Italia un giornalista sbattuto in carcere 'per gli articoli scritti' (caso unico in Europa dalla fin della guerra) fa molto meno notizia che nel resto del mondo''. Gli americani sono invece rimasti affascinati dalle sue vicissitudini giudiziarie. ''La storia del Mostro - ha sottolineato Spezi - e' lunga 40 anni e, a parte Firenze, non ha un vero protagonista, perche' il colpevole non e' stato mai scoperto. L'unico personaggio che lega tutti i fatti sono io, nel bene e nel male''. Non a caso la versione americana del libro ('The Monster of Florence - A true story') e' molto piu' ampia dell'italiana, perche' prosegue con quanto avvenne dall'arresto di Spezi in poi. E anche il film in produzione, che sara' sceneggiato dal premio Oscar Christopher McQuarrie, riportera' questi particolari meno conosciuti. ''Nel nostro libro - ha raccontato Spezi - io e Douglas arriviamo dentro la casa di un personaggio reale che, stando alle nostre indagini e al profilo comportamentale dell'Fbi, potrebbe essere il serial killer. Accetto' di farsi intervistare, si diverti' a prenderci in giro regalandoci altri elementi inediti che rinforzavano i sospetti. Giocava con noi come chi sa che nessuno potra' mai incastrarlo''. Un particolare definito ''agghiacciante'' da sceneggiatori e produttori americani, che sono pronti a scommettere: il film sul Mostro di Firenze sara' un sicuro successo di botteghino. Fonte: La Nazione