E' ancora lei, Asia Argento, a monopolizzare i teleobiettivi dei fotografi di Cannes. Dopo il bacio-shock con un cane in "Go go tales" di Abel Ferrara, l'attrice italiana torna protagonista sulla Croisette con "Une Vieille Maitresse" di Catherine Breillat, la regista-scandalo di "Romance" e "Pornocrazia" (entrambi con Rocco Siffredi). Nel film, in gara, la Argento è un'amante maledetta nella Parigi nel 1835.
Per la figlia di Dario Argento "Une vieille Maitresse" è la terza pellicola presentata quest'anno alla kermesse francese, dopo "Boarding gates" di Olivier Assayas e il citato "Go go tales" di Ferrara.
Il film, ambientato a Parigi nel 1835, racconta la storia della Marchesa de Flers (Claude Sarraute) che decide di far sposare sua nipote con Ryno de Marigny (Fu'ad Ait Aattou), un romantico Don Giovanni; ma l'uomo è da dieci anni l'amante di Vellini (Argento) una cortigiana scandalosa e seduttrice figlia naturale di una duchessa e di un
torero che ha lasciato il nobile marito provocando un caso sociale. Tratta dal romanzo di Barbery d Aurevilly, la pellicola si snoda fra confidenze, segreti e tradimenti per una storia d'amore e di passione universale, senza tempo nè confini.
Al centro Asia Argento che, di diritto, si prende la corona di "femme fatale" di questo festival.
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