Torna al cinema il supergruppo della Marvel: nel secondo capitolo di "Avengers" il regista Joss Whedon moltiplica azione e personaggi, ma non tutto funziona a dovere.
Quando Tony Stark riprende un programma di mantenimento della pace in disuso, qualcosa va storto e la squadra degli eroi più potenti della Terra composta da Iron Man, Captain America, Thor, l’Incredibile Hulk, Vedova Nera e Occhio di Falco, sarà messa a dura prova per salvare il mondo da un destino inesorabile. Toccherà infatti agli Avengers far fronte al malvagio Ultron e impedirgli di portare a compimento i suoi terribili piani.
Con Avengers: Age Of Ultron, la Marvel ritorna su binari narrativi già ampiamente rodati - dopo aver “deragliato” con il “diverso” Guardians Of The Galaxy - accantonando però i toni scanzonati che solitamente caratterizzano i prodotti della Casa delle Idee e variando, se non la struttura della narrazione (in alcuni punti del tutto identica al primo Avengers), almeno la forza con la quale la pellicola si presenta al pubblico.
La posta in gioco era comunque alta: anche se non perfetto, Avengers – oltre ad aver portato a casa incassi stratosferici – aveva per la maggior parte soddisfatto i fans duri e puri ed accontentato anche chi era poco avvezzo ai cinecomics ed ai supereroi vari. E’ stato gioco forza quindi alzare, oltre alle aspettative, anche i toni narrativi. Così, a differenza del primo capitolo dove, giustamente ma comunque in modo parzialmente riuscito, metà film era dedicato a stabilire le dinamiche del gruppo, qui ci troviamo immediatamente scagliati in un’ azione esageratamente frenetica e confusionaria per essere davvero coinvolgente, con una situazione ed un cattivo posticcio liquidati in maniera fin troppo sbrigativa. A ciò poi va appunto ad aggiungersi un inusuale tono “pesante” e cupo - anche a livello visivo, rafforzato poi da un pessimo ed inutile 3D - forse adatto agli eventi, ma che poco si confà ad un prodotto Marvel e che già da subito finisce per condizionare l’ andamento della pellicola. Nulla a che vedere, fortunatamente, con le ammorbanti ed “autoflagellanti” atmosfere dei cinecomics Dc (Superman - Man Of Steel su tutti), ma comunque abbastanza spiazzante. Non aiutano poi le molte situazioni zoppicanti e visibilmente monche - una per tutte, la parte dedicata alle visioni oniriche di Thor - e un cattivo che avrebbe potuto essere ma non è: se da una parte le motivazioni melodrammatiche di Ultron reggono bene, a lungo andare sparisce il vero senso di minaccia incombente che la fase preparatoria ben costruiva ed il tutto si riduce ad una scazzottata finale – quasi fotocopiata dal primo capitolo - con torme di simil-Ultron ad assaltare gli Avengers in difesa.
Quel che finisce per funzionare meno, alla fine, sono proprio i personaggi “bandiera” del film, per i quali sarebbe stato lecito attendersi qualche approfondimento più sostanzioso: detto di Ultron, se per Occhio di Falco, Hulk e Vedova Nera infatti la trama riserva sviluppi abbastanza inattesi, Thor, Captain America ed Iron Man vengono lasciati un po’ a sé stessi. E’ vero che ognuno dei tre è “titolare” di una propria serie di pellicole e quindi lo scenario appropriato per la crescita del personaggio è quello, ma in Age Of Ultron i loro ruoli si riducono ad una stanca ripetizione dei medesimi clichè già troppo visti (orgoglioso e un po’ tonto il primo, buffone e sbruffone il secondo, sempre dubbioso e responsabile il terzo) che finiscono per far affiorare qua e là un po’ di noia proprio perché ormai risaputi.
A mantenere comunque desto un certo interesse, più che la moltiplicazione esponenziale delle scene di azione (fra le migliori, le spassose botte da orbi fra Iron Man ed un Hulk “posseduto” e l’inseguimento del furgone contenente Visione), è l’introduzione di nuovi characters in scena. Va detto che, seppur gestiti a livello psicologico in modo tutto sommato superficiale (obbligatorio, a meno che non si fosse voluto far durare il film un’ ora in più), le new entry Scarlet Witch, Quicksilver e soprattutto Visione, risultano azzeccati ed intriganti e lasciano ampio spazio di manovra per i futuri sequel, anche se – inaspettatamente - poco viene gettato come base per la futura “guerra civile” fra supereroi in arrivo nel 2016 con Captain America: Civil War.