Cinema

Bergamo Film Meeting dal 7 al 15 marzo

Bergamo Film Meeting dal 7 al 15 marzo

Prende il via, il 7 marzo, la 27ma edizione del Bergamo Film Meeting. La crisi economica di questi ultimi mesi ha colpito anche il bilancio di questa importante rassegna. Il festival è in un periodo dell’anno che non dà tempo agli enti sostenitori di approntare le delibere che possano dare un minimo di sicurezza economica, una base di tranquillità. Pochissime certezze che in soldoni non superano il 15% delle risorse auspicabili. È poco, anzi pochissimo, per un festival che ha raggiunto il ventisettesimo anno di vita, che è considerato tra le manifestazioni più rilevanti in Italia e in Europa e che già dispone di un budget complessivo al di sotto delle sue reali necessità. Per fortuna gli organizzatori dispongono di “capitali” alternativi come la pazienza di chi ha lavorato e lavora e l’amicizia di tante persone che spingono ad andare avanti. Tutti gli anni è lo stesso copione, ma per il futuro prossimo i segnali sono ancora più inquietanti; alcuni enti hanno già preannunciato tagli, altri invocano la crisi a giustificazione di una possibile riduzione. Che fare, allora? Ridurre i giorni di programmazione o il numero dei film presentati puà apparire una resa poco consona alle esigenze di qualità e di coerenza che sono state alla base delle ultime edizioni. Bergamo Film Meeting ha così deciso di giocare il tutto per tutto, dell’andare controcorrente. "Non vogliamo lasciarci prendere dalla sfiducia - affermano gli organizzatori - vogliamo dare, come sempre, al nostro pubblico un programma ricco, diversificato, stimolante, attento al nuovo e attraversato dalla bellezza del cinema classico. Invece di togliere, abbiamo aggiunto una sezione, Frontiera, che ha raccolto un progetto dell’autunno 2007 e lo propone ora in maniera più articolata, mettendo insieme cinema, arti visive, grafica e scrittura". Il progetto non riguarda solo tracciati geografici, confini etnici e culturali, differenze e discrimini, ma anche modi di rappresentazione, contaminazioni espressive, possibilità estetiche. Una riflessione che annoda tra loro i fili della memoria, emergenze sociali e nuove evenienze. Un tragitto che coinvolge più luoghi della città: l’Auditorium, la Porta S. Agostino, l’Urban Center. La sezione Visti da vicino acquista quest’anno maggiore rilevanza e cresce nell’articolazione delle proposte, occupando anche la fascia serale nella Sala Uno del cinema Capitol. La rassegna si occupa del documentario di ricerca e di creazione, quello che non rinuncia alla costruzione cinematografica e a muoversi nei territori dell’ambiguità, dove la realtà si confonde con la finzione e la finzione si rivela a volte come una maschera del reale. Di vario genere sono gli sguardi che scandagliano l’esistente nelle sue “variazioni”, difformità, stranezze, singolarità. E poi ci sono gli altri film, in primis quelli della Mostra Concorso, che sono votati da tutto il pubblico di Bergamo Film Meeting. "Ci preme sottolineare l’aggettivo tutto, proprio perché vogliamo che il premio sia l’espressione di una sensibilità e di una preferenza condivise, che sia un indicatore degli effetti che il film ha sugli spettatori, su un pubblico vario ma competente e curioso: è un ulteriore atto di fiducia verso chi ci segue e si aspetta di vedere film che, in qualsiasi parte del pianeta, cercano di leggere il presente in maniera non banale, ma viva e profonda". La regista francese Claire Denis è la protagonista di quest’anno: un’autrice nel senso pieno del termine, che opera attraverso cifre stilistiche molto personali, una figura di spicco nel panorama del cinema europeo. I suoi film sono profondamente calati nella contemporaneità e sono fatti della concretezza dei sentimenti e delle passioni, degli smarrimenti e degli incontri, delle differenze e delle contaminazioni. A Carol Reed è dedicata la retrospettiva storica ed è la prima organizzata in Italia; la proposta privilegia la produzione del periodo cha va dagli anni ’30 agli anni ’40 e presenta film poco visti, che si muovono nei territori del noir e del melodramma, del film spionistico e del dramma sociale, della commedia e dell’intrigo psicologico. Non mancheranno i film tratti dai romanzi di Graham Greene, ma è soprattutto in quelli meno visti che si rivela la capacità del regista inglese di trattare materie differenti con uno stile che amalgama la grande tradizione del realismo cinematografico inglese con evocazioni espressionistiche e cinema da grande Studio. Fin dalle origini Bergamo Film Meeting ha avuto un rapporto di collaborazione molto attivo con il British Film Institute di Londra, un deposito immenso di capolavori, di copie restaurate, di cult movie. Praticamente tutte le retrospettive, non solo quelle dedicate al cinema inglese, hanno attinto agli archivi di questa prestigiosa istituzione, con la quale esiste una relazione affettiva. Quasi tutti i film di Reed arrivano da lì. Una proposta specifica che permette di condividere un cammino di ricerca e di riscoperta di tanto cinema del passato, che ha sempre coinvolto appassionatamente il pubblico del festival. Questo è il motivo del breve omaggio a una grande, grandissima attrice come Bette Davis. Sette film importanti, restaurati di recente dal BFI, tutti da scoprire: sette interpretazioni che è inutile raccontare con le parole, perché vanno godute sul grande schermo e seguite “dal vivo” nelle loro sfumature, progressioni, variazioni, capacità identificative e occasioni di coinvolgimento. Bergamo Film Meeting continua con ostinazione tutta cinematografica per la sua strada, intrecciando percorsi eterogenei, ma che alla fine mostrano consonanze inaspettate, strani legami, coincidenze che fanno pensare a una regia occulta. Una trama dove fanno la loro parte anche gli scienziati pazzi che hanno popolato la fantascienza degli anni ’50 e ’60, la ricerca sperimentale della coppia Straub-Huillet e di Robert Frank, il canto delle mondine che l’8 marzo accompagnerà un bellissimo documentario di un giovane regista bergamasco. BERGAMO FILM MEETING DAL 7 AL 15 MARZO Per il programma dettagliato: www.bergamofilmmeeting.it