I fratelli Vanzina scrutano l’Italia prendendo spunto da una fotografia del paese trovata tra le pagine di un quotidiano. L’idea così si sviluppa raccontando la cronaca di una giornata del nostro stivale, con gioie e dolori, vizi e virtù.. E lo fa ironicamente contando su pilasti e giovani promettenti emergenti della comicità. Da Milano a Roma, poi a Napoli, poi a Verona, Firenze, Bari, Potenza e così via, cercando di cogliere non solo il lato allegro delle situazioni ma anche il carattere regionale, linguistico e comportamentale delle varie “etnie” italiche.
Ascanio Gaetani Cavallini (Christian De Sica) è un principe romano in disgrazia. Per mantenere il suo antico e nobile palazzo è costretto ad affittarlo alla troupe delle fiction. Ma non basta: lo sfratto è ormai imminente.
Luigi Pinardi (Vincenzo Salemme) è un facoltoso notaio napoletano dalla vita monotona: fino a quando il suo domestico Rorito non parte per le Filippine. Improvvisamente la vita della famiglia Pinardi si complica. A complicarla maggiormente arriva Svetlana: una prostituta “raccomandata” a Pinardi da un cliente amico.
C’è Cecco (Paolo Conticini), uno scaramantico tifoso della Fiorentina. Parte in trasferta per Verona con la sua fidanzata per seguire la squadra del cuore.Ma la trasferta è un vero incubo.
Leonardo Lo Bianco (Lino Banfi) è un senatore. Oggi per lui è un giorno molto importante: al Senato dovranno decidere se accettare o respingere l‟autorizzazione a procedere contro di lui di cui è stato chiesto l‟arresto dal Tribunale di Napoli per corruzione e abuso d‟ufficio. Anche qui il risvolto sarà tragicamente buffo.
Alberto Dominici (Maurizio Mattioli) è un facoltoso imprenditore romano che vive nel lusso e che ha costruito questo lusso evadendo il fisco. Gli arriva una soffiata: la Guardia di Finanza lo controlla e prima o poi arriverà una perquisizione.
Rosaria Miccichè (Teresa Mannino) è una manager siciliana trapiantata a Milano. La sua tragicomica giornata finirà in maniera paradossale.
Romeo Telleschi (Diego Abatantuono) è un milanese sposato con una pugliese e trapiantato con tutta la famiglia in Puglia.La vita di Romeo non va certo a gonfie vele: la Sua ditta che vende prodotti di domotica è quasi in fallimento, il rapporto con moglie ma soprattutto con i figli è disastroso.L’epilogo è una vera e propria tragedia della commedia.
Sette destini che convivono incrociandosi o senza conoscersi, occupando ventiquattro ore. Sette città dove il divario nord-centro-sud non esiste più. Ci sono sette grandi attori affiancati da altrettanto bravi attori seppur in ruoli minori e soprattutto c’è la voglia di far divertire. Due ‘quadri’ forse un pò spenti, da pensarli a tratti superflui ma poco importa se Banfi, Abbatantuono, De Sica, Mattioli e Salemme si sono presi per mano, riportando alla memoria quel sapore di risata genuina che Steno ha lasciato in eredità a Carlo ed Enrico.