"Germania anno zero", capolavoro indiscusso del Neorealismo italiano, ha ieri aperto la rassegna cinematografica Reciproche Visioni, al cinema Modernissimo. Ad introdurre il film Renzo Rossellini, figlio di Roberto, e Pasquale Iaccio. La rassegna organizzata dal Goethe-Institut, in collaborazione con il cinema Modernissimo proseguirà dal 13 al 20 ottobre, e poi dal 10 novembre al 1 dicembre, per ogni giovedì, alle 18.30, sempre al cinema Modernissimo. La relazione tra il cinema tedesco e quello italiano produce un singolare universo cinematografico, ricco di clichés e contraddizioni, popolato di loschi mafiosi e uomini muscolosi, eleganti accompagnatori turistici e malvagi ufficiali delle SS, bionde a caccia di uomini e masochiste prigioniere in campi di concentramento, tenori struggenti e coraggiosi partigiani, dive infelici e mamme risolute, melanconici immigrati e onesti sindacalisti.
Reciproche visioni intende riflettere su alcuni temi ricorrenti, stereotipi e luoghi comuni, che nel bene e nel male hanno caratterizzato il rapporto tra l’Italia e la Germania, ma soprattutto pone l’accento sul legame sentimentale dei tedeschi con l’Italia. Sette titoli presentati di cui solo due le produzioni italiane, Germania anno zero e Totò e Peppino divisi a Berlino. I film tedeschi saranno proiettati in lingua originale con sottotitoli in italiano. In programma anche Italienreise. Liebe inbegriffen (Viaggio in Italia. Amore incluso) di Wolfgang Becker, Go Trabi Go di Peter Timm, Pizza Colonia di Klaus Emmerich, con Mario Adorf, Indovina chi sposa mia figlia, di Neele Leana Vollmar con Lino Banfi, Totò e Peppino divisi a Berlino, e Helsinki – Napoli all night long del regista Mika Kaurismäki, che racconta della difficile integrazione sociale di Alex, tassista finlandese che lavora a Berlino per mantenere la moglie napoletana, i figli, e un suocero con frequentazioni mafiose.
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