Cinema

Coppola alla Festa del Cinema di Roma

Coppola alla Festa del Cinema di Roma

Personaggio ormai leggendario, maestro riconosciuto del cinema contemporaneo, caratterialmente complesso e artisticamente fuori dagli schemi, Francis Ford Coppola torna dietro la macchina da presa, dopo un silenzio durato troppo a lungo (dieci anni). E lo fa scegliendo, come vetrina internazionale del suo nuovo film, il tappeto rosso della Festa del cinema di Roma: è qui, infatti, che la sua ultima fatica - titolo Youth without youth, da un racconto di Mircea Eliade - sarà presentata in anteprima mondiale, a pubblico e critici. Ansiosi, com'è naturale, di partecipare al grande evento. Una notizia destinata a fare rumore, a pochi giorni dall'apertura del Festival di Cannes. Su questo, infatti, non ci sono dubbi: il rientro di Coppola (68 anni) alla regia, il suo sbarcare da protagonista a un festival internazionale, è un momento da non perdere. Visto che, negli ultimi tempi, l'autore di tanti capolavori - dalla saga Il Padrino ad Apocalypse now, dalla Conversazione a Giardini di pietra - si è sempre tenuto lontano dai riflettori. Pur continuando la sua attività per il grande schermo: ad esempio, come produttore esecutivo dei film di sua figlia Sofia (Lost in translation, Marie-Antoinette), o del suo amico Robert De Niro (The Good Shepherd). L'ultima opera che porta la sua firma, però, risale al 1997: L'uomo della pioggia, dall'omonimo romanzo di John Grisham. Non certo una pietra miliare, nella sua filmografia; ma comunque meglio che nulla, per i tanti cinefili suoi fan. Adesso però il regista - celebre anche per aver gestito set faraonici e folli, come quello di Apocalypse now - ha deciso di riprendere in mano la macchina. Le riprese sono già ultimate; adesso la pellicola è in fase di postproduzione. La storia è ambientata in Romania prima della Seconda guerra mondiale, quando un bel pezzo d'Europa era soffocata dal nazismo: protagonista un timido professore la cui vita cambia, a causa di un evento sconvolgente: ringiovanisce dopo essere stato colpito da un fulmine. Da qui una fuga in vari paesi, tra cui l'India. I protagonisti sono Tim Roth, l'attrice nata a Bucarest Alexandra Maria Lara e Bruno Ganz. L'autore della scenaggiatura è lo stesso Coppola. Prodotto dalla Pate Pictures, girato con un budget ridotto, distribuito in futuro, qui in Italia, dalla Bim, Youth without youth sarà sicuramente uno dei momenti più attesi, all'interno della seconda edizione della Festa di Roma, che si tiene dal 18 al 27 ottobre prossimi. "Guardo con favore all'idea di questo nuovo festival italiano - ha spiegato il regista all'Hollywood Reporter, primo giornale a dare la notizia della sua partecipazione alla kermesse - perchè i grandi registi come Rossellini, Fellini, Visconti, Pasolini e Antonioni hanno ispirato la mia carriera". E allora, cosa meglio di un grande rientro nella capitale - politica, ma anche cinematografica - del nostro Paese? Nel frattempo, come è ovvio, i due concorrenti italiani della Festa - la storica Mostra di Venezia, l'emergente Festival di Torino diretto per la prima volta da Nanni Moretti - non stanno a guardare. E se il regista della Stanza del figlio sta per sbarcare a Cannes, per presentare col massimo di visibilità possibile la sua nuova creatura, dalla Laguna il direttore Marco Muller risponde con una chicca niente male: una retrospettiva sui western italiani di serie B. Che sarà presentata - e come potrebbe essere altrimenti? - da Quentin Tarantino in persona. Nell'attesa, la capitale incassa la bella notizia di oggi. Ecco come commenta il sindaco, Walter Veltroni: "Proiettare in anteprima mondiale l'attesissimo nuovo film di un maestro come Coppola - fa sapere - è un evento planetario che da solo conferma l'eccellente prestigio internazionale di cui gode la Festa di Roma". Entusiasti anche il presidente della Festa, Goffredo Bettini, e Piera Detassis, direttrice della sezione Premiére della manifestazione: "L'aver scelto Roma - sottolineano - è anche un omaggio al cinema italiano e ai nostri registi che sono stati legati alla nostra città, e che l'hanno proiettata nell'immaginario degli spettatori di tutto il mondo".