Cinema

E' morta Maria Pia Casilio, celebre attrice della commedia all'italiana

E' morta Maria Pia Casilio, celebre attrice della commedia all'italiana

Si è spenta oggi a Roma, all’età di 76 anni Maria Pia Casilio, attrice caratterista tra le più valide e longeve della commedia all'italiana, con oltre 150 film all'attivo.
Era nata nei pressi di L’Aquila, a Castelnuovo (ma si trasferì presto nel poco distante paese di Paganica) il 05 maggio 1935 e fin da giovanissima si era trasferita a Roma per intraprendere una fenomenale carriera cinematografica che l’avrebbe portata ad interpretare quasi tutti i più grandi film della commedia all’italiana.
Era stata scoperta da Vittorio De Sica che, a L’Aquila, al cinema teatro Rex, stata facendo i provini per organizzare il cast di uno dei suoi film, uno dei più belli del Neorealismo e del cinema in generale: “Umberto D.” (uscito poi nel 1952)
Al quotidiano abruzzese Il Centro, nell’agosto 2008, una delle pochissime volte che era tornata nella terra natia, la Casilio dichiarò: <<"Umberto D.”, ispirato alla vita di suo padre. Vado, ma solo per curiosità, e mi siedo in galleria. Entra De Sica e fra centinaia di ragazze indica proprio me e mi invita a scendere in platea. «Lo vuoi fare o no questo film», mi chiede, notando la mia ritrosia. Alla fine accetto di andare a Roma, a Cinecittà, ma solo per vedere gratis San Pietro e il Colosseo. E quando mi ritrovo fra tante sventolone, e mi accorgo che sono io la prescelta, allora, per tornarmene a casa, chiedo una cifra astronomica, per l’epoca: ben 2 milioni di lire. Passa una settimana, e vengono a prendermi a Paganica. Era destino. Fatto il primo film, con la dote in tasca, pensavo di sposarmi. E invece, dopo essere andata al festival di Cannes, cominciano a chiamarmi e faccio 30 film in un anno.>>
La Casilio ottenne un immediato successo nel ruolo della cameriera dell’anziano professore del film di De Sica, tanto da mantenere lo stesso  ruolo anche in altri film che interpretò, come ad esempio in “La valigia dei sogni” di Luigi Comencini (1954), anche se resta nella memoria dei più come 'Elvy', la fidanzatina di Alberto Sordi in "Un americano a Roma", di Steno (1954).
Vittorio De Sica la vorrà ancora nei film “Stazione Termini” (1953), con Montgomery Clift e Jennifer Jones, che le valse il David di Donatello, “Il giudizio universale” (1961) e “Lo chiameremo Andrea” (1972).
Apprezzata per le sue doti di attrice brillante, famosa soprattutto per le sue caratterizzazioni di ragazza di provincia dal viso grazioso, i modi spiccioli e la voce nasale, aveva interpretato poi una serie di celebri commedie di Comencini, Mattoli, Steno e di tanti altri grandi registi, al fianco dei più grandi attori dell'epoca, tra cui "Pane, amore e fantasia", con la Lollobrigida, di Comencini (1953), "Pane, amore e gelosia", di Comencini (1954), "Totò e il medico dei pazzi", di Mattoli (1954), "Totò, Peppino e i fuorilegge", di Mastrocinque (1956), "Totò a colori", di Steno (1952), il film antologico "Totò Story", di Mattoli e Mastrocinque (1968) la commedia musicale di Garinei e Giovannini "La padrona di Raggio di luna" (1955), "I pappagalli" con Aldo Fabrizi, di Paolinelli (1955), "Racconti Romani" con Giovanna Ralli, di Franciolini (1955) e tanti altri fino ad arrivare a "Noi uomini duri" con Renato Pozzetto ed Enrico Montesano, di Ponzi (1987) e il cameo nel ruolo della suocera in "Tre uomini e una gamba" di e con Aldo Giovanni e Giacomo e Massimo Venier (1997).
Ebbe successo anche in Francia, dove girò un paio di film di Marcel Carné tra il 1953 e il 1954, come “Aria di Parigi”, con Jean Gabin.
Recentemente era stata ospite su Rai 2 alla trasmissione di Carlo Conti "I migliori anni".
Dalla metà degli anni '60, Maria Pia Casilio aveva abbandonato lo schermo, salvo sporadiche apparizioni, per dedicarsi alla famiglia: aveva sposato infatti il doppiatore Giuseppe Rinaldi (voce storica di Paul Newman, morto nel 2007), da cui ebbe Francesca, anche lei attrice.
La Casilio si è poi dedicata saltuariamente al doppiaggio.