Il mondo del cinema, con la scomparsa di Eli Wallach, morto a 98 anni, piange uno degli ultimi attori appartenenti a quella generazione che lo ha reso indimenticabile ed unico agli occhi e nella memoria di noi spettatori.
Attore di teatro, cinema e televisione in regolare attività fino al 2010 (l’ ultima sua pellicola è stata "Wall Street – Il Denaro Non Dorme Mai" di Oliver Stone) esordì su grande schermo nel 1956 con "Baby Doll" di Elia Kazan ma è con i "Magnifici Sette" di John Sturges che Wallach divenne un volto riconoscibile ed amato. Da lì in poi una serie interminabile di pellicole che gli permisero di lavorare con i più iconici registi della storia del cinema: Sergio Leone lo volle nel ruolo di Tuco, il "brutto" ne “Il Buono, Il Brutto E Il Cattivo”, John Huston ne “Gli Spostati” al fianco di Marylin Monroe e Clark Gable, e poi John Ford, Don Siegel, Henry Hathaway, Francis Ford Coppola, Jack Nicholson in “The Two Jakes”, sèguito di “Chinatown”, fino ad arrivare al cameo in “Mystic River” di Clint Eastwood e a Roman Polanski nel 2010 con “L’ Uomo Nell’ Ombra”.
Eli Wallach, pur facendo parte di quella categoria di attori eccellenti formatasi all’ Actor’s Studio, non ha mai ricevuto un Oscar, torto poi parzialmente corretto con un premio alla carriera nel 2011.