Cinema

E' MORTO TONINO GUERRA

E' MORTO TONINO GUERRA

Addio al grande Tonino Guerra. Il poeta e sceneggiatore romagnolo se n'è andato questa mattina, all'età di 92 anni (compiuti lo scorso 16 marzo). Di recente aveva scelto di tornare nell'amata Santarcangelo a causa della malattia, lasciando così la casa-museo di Pennabilli, sede dell'associazione a lui intitolata e nella quale aveva vissuto a lungo. 

Maestro elementare, durante la seconda guerra mondiale fu deportato in Germania e internato in un campo di concentramento. Dopo la Liberazione, la Laurea in Pedagogia presso l'Università di Urbino, con una tesi orale sulla poesia dialettale, e l'inizio di una straordinaria carriera artistica. Guerra fece leggere i suoi scritti a Carlo Bo, il quale lo aiutò nella pubblicazione. Uscì così la raccolta I scarabocc (Gli scarabocchi), con prefazione firmata dallo stesso Bo.

Membro di un gruppo di poeti, «E circal de giudeizi» (Il circolo della saggezza), di cui facevano parte anche Raffaello Baldini e Nino Pedretti, il giovane Tonino diventò prosatore con un breve romanzo, La storia di Fortunato. Nel 1953 si trasferì a Roma, dove avviò una fortunata attività di sceneggiatore. Nella sua lunga carriera ha collaborato con alcuni fra i più importanti registi italiani (Federico Fellini, Michelangelo Antonioni, Francesco Rosi, i fratelli Taviani, Mario Monicelli, Vittorio De Sica). Dalla collaborazione con il regista ferrarese Antonioni, gli giunse anche la nomination al premio Oscar nel 1967, per il film Blow-Up.

Negli anni Ottanta tornò in Romagna per dare vita a numerose installazioni artistiche: mostre permanenti che prendono il nome de I Luoghi dell'anima tra cui: L'Orto dei frutti dimenticati, Il Rifugio delle Madonne abbandonate, La Strada delle meridiane, Il Santuario dei pensieri, L'Angelo coi baffi, Il Giardino pietrificato. Una sua installazione artistica, "L'albero della memoria", è presente anche a Forlì, presso i Giardini Orselli.

Guerra divenne famoso presso il grande pubblico nel 2001, come testimone della catena di negozi di elettronica UniEuro, creando il tormentone dell'ottimismo, ripreso tra gli altri dal suo compaesano, e pronipote, Fabio De Luigi in un suo personaggio comico, l'Ingegner Cane. Nel 2010, in occasione dei suoi 90 anni, Tonino Guerra ricevette il David di Donatello alla carriera