Si è conclusa il 25 aprile la 23° edizione del Festival del Cinema GLBT di Torino: il vincitore del premio Ottavio Mai, assegnato da una giuria composta da Pier Maria Bocchi, Melania G. Mazzucco, Joao Pedro Rodrigues e Andrea Sperlingè, è "La Leòn". Il film diretto da Santiago Otheguy ha convinto i giurati "per il suo impatto visivo, per la sua essenzialità narrativa e per la capacità di mettere in scena la potenza della natura".
Questo dramma splendidamente fotografato in bianco e nero è stato presentato anche al Festival di Berlino 2007, nella sezione Panorama Special. La pellicola racconta la storia di Alvaro, un semplice pescatore che vive in una remota isola fuori dalla costa Argentina, nella quale la sua omossesualità e il suo amore per la letteratura fanno di lui un outsider. Il suo unico contatto con la terraferma è La Leòn, il battello guidato El Toru, un uomo rozzo e violento il quale è convinto che Alvaro rappresenti una minaccia per i valori della piccola comunità isolana.
Tra gli altri riconoscimenti assegnati al festival torinese, il Premio speciale della Giuria che è andato ai film "Nothing Else Matters" di Julia von Heinz e "Les chansons d'amour" di Christophe Honoré, che secondo i giurati "propone uno sguardo diverso sulla vita finalmente in grado di superare i confini del gender".
Per quanto riguarda i documentari, il primo premio è andato al film di Parvez Sharma "A Jihad for Love", per la sua regia definita "coraggiosa, ipnotizzante e convincente".
Il pubblico del Festival invece ha premiato "Were the World Mine", diretto da Tom Gustafson e il documentario "Darling! The Pieter-Dirk Uys Story", dell'australiano Julian Shaw, che si è aggiudicato anche una menzione speciale della Giuria.
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