«Nessuno avrebbe immaginato cinquant'anni fa che una scatoletta nera, il computer, avrebbe cambiato la vita di tante persone riempiendo la loro solitudine, ma anche creando reti di connessioni spesso molto rischiose e infide», dice Halle Berry. La considerazione dell'attrice nasce dal fatto che il suo ultimo film, il giallo Perfect Stranger diretto da James Foley, ha al centro della trama proprio la complessità della tela di ragno del mondo online.
I thriller piacciono a Halle Berry e a Hollywood sempre di più piace mettere nei film il mondo di Internet, con tutte le sue implicazioni positive e negative. Non solo nei gialli, visto che parecchie storie attualmente sugli schermi americani hanno sequenze in cui i protagonisti indagano, si confessano, scoprono le loro devianze o aiutano la polizia grazie al web.
Lo dimostra in particolare il film di Foley (in arrivo nelle sale Usa, presto anche da noi) che riporta l'attrice in un copione ad alta tensione dove hackers e sospetti omicidi bazzicano Internet.
«La Rete garantisce l'anonimato e la mia giornalista newyorkese di successo e di prestigio scopre questa possibilità di essere se stessa e un'altra mascherata dietro lo schermo del computer: una donna glamour, insinuante e sensuale — spiega Halle Berry — Decide di scovare, a causa della morte di una persona a lei molto cara e che aveva avuto una relazione chat sul web, l'uomo che presume sia un omicida».
L'allusione di Halle all'utilità e al pericolo di Internet è netta e risponde alla verità della cronaca, specie in Usa dove ogni settimana si scoprono omicidi grazie a indagini sul web e dove vengono smascherati in continuazione siti di ogni devianza possibile. Ma l'attrice, impegnata in una associazione che si batte con ogni mezzo per le donne e i bambini che subiscono violenza nell'ambito familiare e del lavoro, sa bene anche quanto Internet possa essere utile al «Genesee Center» di cui, lei figlia di una donna che l'ha allevata da sola, dopo aver subito violenze dal marito, è una colonna portante.
Al di là della sua immagine glamour, infatti, la star è sempre in primo piano nelle attività filantropiche anche se non le sbandiera e, dopo due divorzi dolorosi, sta vivendo senza pubblicità la sua serena relazione con l'ex modello canadese Gabriel Aubry, che è anche un pittore e che con il suo locale newyorkese nell'Est Village è al centro di una vivacissima comunità artistica, che ha mutato la vita di Halle.
Rowena, la giornalista che l'attrice interpreta sullo schermo, sperimenta questa doppia faccia del mondo magmatico di Internet. Diventa una investigatrice, con l'aiuto di un hacker (Giovanni Ribisi) per smascherare il potente e ricco Harrison Hill (Bruce Willis). Lo deve sedurre. «Sono in pratica due le donne dello schermo — dice l'attrice — Una è una giornalista di inattaccabile reputazione e l'altra è subdolamente seducente, rivolta a intrappolare il potente Harrison». Il regista Foley, che ha diretto diversi gialli, afferma: «Rowena impara a manipolare gli uomini online, ma ha uno scopo preciso, che la farà confrontare anche con l'aggressività di quello che lei reputa sia un omicida». Niente nudi, se non fuggevoli, di spalle, nei vapori di una doccia, ma molti suggerimenti che scavano nella morbosità degli incontri via online e tutto questo a Hollywood piace moltissimo.
Accadeva per esempio in Closer dove Clive Owen stabiliva contatti hard all'oscuro di tutti e visitava siti porno anche in ufficio. Diane Keaton in Because I said so finisce su un sito porno con sorprese per lo sviluppo della vicenda. Persino i motociclisti di Wild Hogs bazzicano Internet einLittle Children Kate Winslet scopre la dipendenza pornoerotica sul web del marito. E presto arriverà anche Mr.Brooks con Kevin Costner nel ruolo di un serial killer e Demi Moore che indaga. Perfect Stranger
riporta l'attrice (Oscar per Monster's Ball) alla ribalta prima di un film che la vedrà al fianco di Benicio Del Toro, Things we lost in the fire
basato sulle difficoltà di una coppia. Pareva che l'Oscar avesse appannato la sua carriera, come paradossalmente accade a tanti attori che conquistano la statuetta: «Nel giro di boa della maturità e con il desiderio di avere un figlio, ho imparato a prendermi cura di me, a privilegiare i miei interessi. La passione per la pittura, per i miei animali, per tutto ciò che la vita mi ha dato, mi riempie le giornate».
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