La notizia della morte dell’attrice Lorella De Luca , star del cinema del dopoguerra ( Poveri ma belli è un film del 1957 diretto da Dino Risi , il primo film della trilogia che comprende anche Belle ma povere del 1957 e Poveri milionari del 1958.) ha sollecitato il titolo del post , dove è evidente l’accostamento commemorativo alla grave situazione economica ed istituzionale del nostro Paese. Lorella era nata a Firenze nel 1940 ed aveva debuttato a soli 15 anni nel cinema con il fim “ Il bidone “ di Federico Fellini ma è con Dino Risi che conquista una grande popolarità interpretando il ruolo di una giovane ragazza ingenua , fresca, garbata e piena di buoni sentimenti che ne fanno una beniamina del pubblico dell’epoca.. Interpreta vari film con diversi registi ( Il medico e lo stregone (1957) di Mario Monicelli con Vittorio de Sica e Marcello Mastroianni, Domenica è sempre domenica (1958) di Camillo Mastrocinque, Primo amore (1958) di Mario Camerini e molti altri) finchè nel 1965 con lo pseudonimo di Hally Hammond recita in Una pistola per Ringo, diretta da quello che diverrà suo marito, Duccio Tessari.
Successivamente appare in altri nove film diretti dal marito e di alcuni ne cura anche la regia di seconda unità. Nel 1994 muore il marito e Lorella è colpita da una grave malattia che di fatto conclude la sua carriera. Muore a Roma il 9 gennaio 2014.
Tornando all’accostamento politico del titolo del post è bene sottolineare il significato degli aggettivi “ belli” e “ bruttini “ che ovviamente non si riferiscono all’aspetto somatico delle persone ma al loro stato d’animo. Nel dopoguerra la miseria era evidente e diffusa ma il cuore era pieno di speranza per un futuro migliore e ognuno si sentiva in cuor suo “ bello “; oggi invece la povertà dilagante ci fa sentire brutti in quanto privi di entusiasmo e speranza di un futuro migliore.