Cinema

Il curioso caso di Benjamin Button

Il curioso caso di Benjamin Button

Come dice il plurifulminato anziano seduto sulla sedia a rotelle dice: "Sono cieco da un occhio, sono sordo, a volte dimentico di cosa sto parlando ma Dio mi ricorda ogni giorno che ho la fortuna di essere vivo". Nel Curioso caso di Benjamin Button l’importanza del destino è l’elemento fondamentale per seguire la vita di un uomo al contrario: nasce anziano e muore bambino. Prima la sedia a rotelle, poi le stampelle, il bastone e infine impara a camminare. Come in un video che segue il senso inverso, seguiamo l’involuzione di un uomo, mentre tutto intorno a lui va dalla parte opposta. Amore, morte e fato si mescolano nel percorso di Button, che per un istante incrocia anche la donna amata. I due si dicono: "Mi amerai ancora quando sarò vecchia?", chiede lei. "E tu mi amerai ancora quando avrò l'acne?" risponde lui. La Blanchett è incantevole e interpreta una ballerina perfetta in ogni fotogramma. Tratto dal romanzo Scott Fitzgerald, che a sua volta prendeva spunto da una citazione di Mark Twain, il film diretto da David Fincher vanta un cast di stelle hollywoodiane che da sole basterebbero: Brad Pitt, Cate Blanchett, Julia Ormond e Taraji Henson. Per realizzare al meglio la sceneggiatura è stato chiamato il testo a Eric Roth, conosciuto per «Forrest Gump». Il cineasta aveva già diretto Pitt in «Seven» e in «Fight Club», due titoli diversi dall’ultima opera, in cui l’attore si dimostra molto duttile, oltre che esteticamente perfetto come sempre. Il progetto è stato rincorso per anni, fino a quando non ci sono state le tecnologie necessarie perché fosse possibile che Pitt interpretasse tutte le fasi della vita del protagonista, o quasi. Dalla fine della Grande guerra all’uragano Katrina, gli eventi storici del secolo breve si intravedono sullo sfondo del racconto ma non lo coinvolgono più di tanto. Il racconto breve dello scrittore americano si fermava a cinquantanove pagine, che sul grande schermo si trasformano in tre ore di film, ma la durata complessiva della pellicola non compromette la bellezza dell’opera. Presto saranno attribuite le statuette degli Oscar, di sicuro quella per gli effetti speciali sarà più che meritata.