Cinema

Il documentario 'ISTINTOBRASS' arriva all'Independent Film Festival di Hollywood

Il documentario 'ISTINTOBRASS' arriva all'Independent Film Festival di Hollywood

Il documentario rivelazione sul maestro del cinema erotico italiano, sbarca a Los Angeles per l'Independent Film Festival di Hollywood.

Dopo aver calcato i red carpet più importanti, riscuotendo ovunque un successo straordinario. ISTINTOBRASS, il documentario dedicato alla vita del maestro dell’eros, Tinto Brass, sbarca ora al Festival del Cinema Indipendente di Los Angeles.

La pellicola, nata dalla fatica artistica del regista Massimiliano Zanin, sceneggiatore anche di molti film di Brass, sarà proiettata il 20 febbraio alle ore 19.00 nelle sale del Bellevarado Film Studios di Los Angeles, all’interno di una retrospettiva tutta dedicata a Tinto Brass, durante la quale, a partire dalle ore 15.00, andranno in scena due celebri film del Maestro: “La vacanza” e “Dropout”, quest’ ultimo restaurato e completato con materiale inedito.

Un viaggio libertino e anticonformista pensato per ripercorrere la vita di Brass, cineasta simbolo di un erotismo senza tempo: dagli anni della formazione a Parigi, alla Cinématèque Française, al fianco dei grandi Roberto Rossellini, Henri Langlois e Joris Ivens e delle future icone della Nouvelle Vague come Robert Bresson, Jean-Luc Godard e François Truffaut, fino alle pellicole che lo consacreranno al grande pubblico, come i porno kolossal Caligula e Salon Kitty e l'indimenticabile “La Chiave”. «Brass utilizzava l’eros come veicolo per scardinare i falsi moralismi della società: la sua è stata una grande lezione. Per questo mi interessava inserirmi nel suo solco, indagando la difesa della libertà individuale nei confronti del potere. Il bigottismo di oggi non è più solo confinato al sesso, si estende alla pratica del politicamente corretto, tanto che la morte del cinema italiano è stata decretata proprio da questo meccanismo di censura e auto-censura. Il consumismo, l’avidità, il conformismo: ecco i mali del nostro cinema, della nostra società, finanche del nostro erotismo. Tinto è stato un maestro, il maestro del contro: contro la politica, la censura, i falsi moralismi che non permettono agli individui di essere liberi in se stessi» - ha dichiarato il regista Massimiliano Zanin, che sarà presente in sala, a Los Angeles, per assistere alla proiezione.

A ricordare Brass saranno le voci e i volti dei più grandi, come: Gigi Proietti, che Tinto lanciò nel primo ruolo da protagonista ne "L’urlo”; Helen Mirren, regina del teatro shakespeariano, premio Oscar e Coppa Volpi a Venezia, legata a Tinto per il film “Caligola”; Sir Ken Adam, due volte premio Oscar, scenografo di Stanley Kubrick e dei più importanti “James Bond” che con Brass ideò le scenografie di “Salon Kitty”. E ancora: Franco Branciaroli, uno dei più grandi interpreti del teatro italiano, nonché attore feticcio e alter ego del regista sul grande schermo; Franco Nero, vincitore con la compagna Vanessa Redgrave del premio della critica alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1971, per aver interpretato “La Vacanza” e ancora, Serena Grandi, Adriana Asti, la bellissima attrice ucraina Yuliya Mayarchuk, una serie tra i più importanti critici italiani e francesi, a raccontare la genialità di un cineasta che ha fatto della donna la figura centrale di ogni suo film, promuovendo costantemente la ricerca della libertà dell’individuo rispetto ai condizionamenti della società e della cultura.

«Sono molto affezionato a questo film che credo renda bene omaggio alla mia storia. Mi ha riportato a Venezia esattamente cinquant'anni dopo la mia prima pellicola “Chi Lavora è perduto” e dopo che il Festival mi aveva ostracizzato per tanto tempo. A 80 anni sono stato sdoganato anch'io e la critica italiana e internazionale ora mi riconosce finanche un valore artistico, mi dedicano festival e proiezioni speciali in mezzo mondo e forse iniziano a capire che i miei non erano semplicemente culi in bella mostra ma un grimaldello espressivo utile a scardinare l'ipocrisia della società, un inno di libertà contro il conformismo e i falsi moralismi. Ma in fondo non me ne importa molto, ho sempre fatto il mio cinema e questo mi basta» - ha commentato Tinto Brass.

Il documentario, prodotto da Wave e Think’o Film e dal produttore Federico Lami, si prepara dunque alla sua prima uscita ufficiale negli States, dopo essersi aggiudicato una Nomination ai Nastri d’Argento del 2014 come Miglior documentario di argomento cinematografico e dopo aver suscitato grande interesse in vari festival internazionali come: la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 2013, il Rotterdam International Film Festival, il Puchon International Fantastic Film Festival in Korea del Sud dove il film è già uscito nelle sale, il festival di Varsavia e al Sitges – Festival Internacional de Cinema Fantastic de Catalunya.