Cinema

LA LEGGENDA DEL CACCIATORE DI VAMPIRI

LA LEGGENDA DEL CACCIATORE DI VAMPIRI

All'età di 9 anni, Abraham Lincoln è testimone dell’ assassinio della madre da parte di un vampiro, Jack Barts. Circa 10 anni più tardi, tenta senza successo di eliminare Barts ma, nel processo a proprio carico che ne segue,  fa la conoscenza di Henry Sturgess, eccentrico individuo che gli insegna come combattere ed uccidere le creature della notte. Lincoln si trasferisce in una piccola cittadina dove trova lavoro come commesso di un negozio, di giorno studente di legge, di notte cacciatore di vampiri. Molti anni dopo, come presidente degli Stati Uniti, Abraham si rende conto che le forze del male si sono alleate con l’ esercito sudista per la conquista del Paese.

La Leggenda Del Cacciatore Di Vampiri,  il cui titolo originale è Abraham Lincoln Vampire Hunter, è la prima pellicola tratta da un romanzo che fa parte di una “corrente letteraria” detta mash-up, al momento molto in voga negli Stati Uniti e la cui linea editoriale è quella di rielaborare classici della letteratura o biografie di personaggi storici mescolandoli ad elementi fantascientifici o horror.  La casa editrice Quirk Books, che da sola ha dato il via al filone, attualmente ha già prodotto titoli quali Orgoglio e Pregiudizio e Zombie (per ora l’ unico, insieme ad Abraham Lincoln, ad essere arrivato anche nelle librerie italiane), Ragione e Sentimento e Mostri Marini, Androide Karenina e Piccole Donne e Lupi Mannari. Di precendenti nel campo ce n’ erano comunque già stati, basti ricordare la discendenza “ letteraria” di uno dei meno conosciuti ma più divertenti antenati degli attuali mash-up, quel Bubba Ho Tep preso di peso da uno dei primi romanzi del grande Joe Lansdale e portato nei cinema nel 2002 da Don Coscarelli. Anche in quel caso la trama era quanto di più trasversale e “folle” si potesse pensare di portare sullo schermo (ospiti in incognito di un ospizio, un Elvis Presley con problemi di deambulazione ed un vecchio di colore convinto di essere nientemeno che John Fitzgerald Kennedy sopravvissuto all’attentato di Dallas, arrivavano a sfidare una mummia egizia cowboy (!!) risorta improvvisamente ed impegnata a risucchiare – per buona creanza preferisco tralasciare da dove -  lo spirito vitale ad anziani abbandonati a sè stessi fra padelle e cateteri) eppure funzionò, donando alla pellicola fama di cult movie un po’ ovunque (..ovunque ma non in Italia, dove il film non passò mai nelle sale ed uscì direttamente in dvd quasi dieci anni dopo, oltretutto epurato, in fase di doppiaggio, dal linguaggio ritenuto troppo volgare). Abraham Lincoln probabilmente non aspira né arriverà a tanto ma la vena delirante non si allontana poi di molto.
Diretto da Timur Bekmambetov  (Wanted;  I Guardiani Della Notte) e scritto dall’ autore del romanzo Seth Grahame-Smith, che già aveva provveduto alla sceneggiatura - meno riuscita - di Dark Shadow di Tim Burton, a sua volta qui in veste di produttore, Abraham Lincoln Vampire Hunter mischia abilmente le carte fra realtà e fantastico, tentando di farci credere che la battaglia di Gettysburg, la tanto famosa guerra di secessione americana combattuta fra nordisti e sudisti, in realtà fu l’ ultimo capitolo di una sanguinosa lotta fra le forze vampiresche, impegnate a far dilagare quanto più possibile la propria razza predatrice, e quelle umane. In mezzo, per circa un’ ora e tre quarti, ci sta un po’ di tutto ma ad un tale livello di “cialtroneria” scatenata che alla fine la pellicola risulta realmente, e soprattutto non involontariamente, spassosa. Come non sghignazzare quando ci ritroviamo Abramo Lincoln come sempre lo abbiamo iconograficamente visto nelle illustrazioni, cioè con barbetta e cilindrone in testa, maneggiare con disinvoltura l’ accetta pronto a difendersi dall’ attacco di un esercito di famelici vampiri sul tetto in fiamme di un treno in corsa ?  Impossibile. Ed infatti i pochi tentativi di riportare la trama su binari più canonici, nella vana speranza di dare al film una qualsiasi dignità storiografica, naufragano in un luna park di inseguimenti a folle velocità che tanto ricordano l’ estetica da videogame di Van Helsing  (strepitoso per manifesta incredibilità quello fra Lincoln ed uno dei più pericolosi capo - vampiro, fra cavalli in corsa letteralmente presi di peso da quest’ ultimo e scagliati verso il nostro eroe che, prontamente, vi balza in groppa!) e teste spiccate dai corpi con schizzi di sangue in 3D. Baracconesco ? Assolutamente sì… ma la pellicola ha la qualità fondamentale -  nemmeno così scontata in un film simile - di non prendersi sul serio neppure per un istante, il che porta a perdonare, ovviamente se ben disposti verso il genere,  quasi tutte le esagerazioni, le voragini di sceneggiatura e i ralenty di cui Abraham Lincoln trabocca.
Detto ciò, nella speranza che nessun ardito regista italiano in vena di imitazioni ci possa proporre, con la stessa faccia tosta degli americani, un Sandro Pertini Ammazzavampiri o un Francesco Cossiga Androide      (…anche se però questo spiegherebbe molte cose…), una volta “accettata”  l’ eccentricità (e il trash) dell’ idea di fondo, ci si può anche divertire senza particolari sensi di colpa e soprattutto, ad uscita sala, senza la spesso ricorrente sensazione di essere stati truffati. Presi bonariamente in giro forse sì, ma truffati no.

 

La leggenda del cacciatore di vampiri
Titolo originale:  Abraham Lincoln: Vampire Hunter
Nazione:  U.S.A.
Anno:  2012
Genere:  Fantastico, Horror, Thriller
Durata:  105'
Regia:  Timur Bekmambetov
Cast:  Mary Elizabeth Winstead, Alan Tudyk, Dominic Cooper, Rufus Sewell, Benjamin Walker, Anthony Mackie, Jimmi Simpson, Marton Csokas
Produzione:  Abraham Productions, Bazelevs Production, Tim Burton Productions
Distribuzione:  Twentieth Century Fox

Data di uscita:  20 Luglio 2012