L’Italia sbronza le star, ma non solo in senso allegorico con le sue bellezze e i suoi monumenti: i divi e le dive bevono il vino italiano e lo apprezzano talmente che poi vengono a stabilirsi nel Belpaese, comprando cantine e vigneti. Il primo, storicamente, che, travolto dal Chianti e dalla ribollita, si è assicurato una tenuta in Italia è stato il cantante Sting. Lo hanno seguito, a ruota, Gerard Depardieu e Mick Hucknall, il cantante dei «Simply Red», che hanno deciso di acquistare un po’ di terra italiana per produrre e commerciare vino. E una buona parte se la tengono per loro. Da un po’ di tempo, poi, Brad Pitt fa la corte a una fetta della storica tenuta Fontanafredda, nell’astigiano, dove vengono prodotti alcuni dei vini italiani più apprezzati in America, come il Barolo, il Dolcetto d’Alba, e il bianco Gavi. Ed ora sembra ci sia una vera rincorsa di divi Usa a caccia di vigneti e specialità gastronomiche del Belpaese. Primo della fila, rivela la rivista americana «Hollywood Star», è il patriarca dei registi statunitensi, Francis Ford Coppola, che punta ad acquisire, con la sua già notissima azienda vinicola californiana, un «pezzo» delle Cantine Florio, storica, importantissima azienda siciliana. E non si tratta di un capriccio. Il regista-produttore di origini italiane sempre legatissimo alla «sua» Sicilia ammette senza mezzi termini che a fare vino si fanno più soldi che a girare film. «Ho cambiato la mia vita con il vino - ha detto Coppola in una intervista - Per fortuna la gente ogni anno ne beve la stessa quantità, mentre il pubblico di un film è un'incognita. Il vino e il cibo mi hanno permesso di produrre i miei film da solo». A proposito di vini siciliani anche Ridley Scott, regista di «Alien» e «Il gladiatore», cerca una bella vigna. Punterebbe a un terreno alle pendici dell’Etna, dove si produce un rosso fruttato e vivace: il Lavico. Ancora più ambiziose le mire di Robert De Niro. Il protagonista di «Taxi Driver» sogna il cuore della produzione vinicola italiana: il Brunello. Secondo «Hollywood Star» incaricati dell’attore-regista starebbero «sondando il terreno» tra le tenute nella zona di Montalcino, compresa quella della blasonatissima Fattoria dei Barbi. Analoga, anche se un po’ più complicata, la vicenda di Leonardo DiCaprio. Il protagonista di «The Departed» vorrebbe investire in qualcuna delle grandi specialità alimentari italiane. Pensava non al vino, ma al culatello, e pensava di acquisire un’azienda nella zona di Parma. La sua fidanzata, Bar Rafaeli, è però di fede ebraica e preferirebbe tenere il maiale fuori di casa. Leonardo avrebbe pensato allora di darsi alla bufala, quella di Battipaglia, che negli States è un vero mito. A concludere il gruppone di star Usa a caccia di un «buon» investimento nel nostro Paese, dove con «buono» s’intende soprattutto buono da bere e mangiare, c’è anche Bruce Springsteen. Il «Boss» è abituato a volare alto: vorrebbe diventare un produttore di Parmigiano Reggiano, del quale è golosissimo. In questo Terzo Millennio di incertezze gli americani, sempre in cerca di buoni affari, sono lanciati in una nuova corsa all’oro. E l’unico vero oro rimasto è quello di casa nostra, fatto di formaggi, salumi e tante specialità da annaffiare con il buon vino, bianco e rosso, della Penisola. L’Italia trabocca dei più preziosi tesori. Speriamo che, prima o poi, se ne accorgano anche gli italiani.
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