“Se si sta parecchio davanti ad una tomba è per essere visti. L’importante invece è essere venuti”. Questa è la filosofia di Gemma, anziana signora rimasta da poco vedova. Al suo fianco c’è la giovane Angela, badante romena da poco arrivata in Italia per assisterla. Le due donne vivono insieme in una casa alla periferia di Firenze in un rapporto complesso e intenso. Da prima Gemma è scontrosa e diffidente nei confronti della giovane che le è stata affiancata dal figlio per essere seguita. La solitudine le farà incontrare e unirà i loro percorsi, all’apparenza così distanti: Gemma rivede in Angela la sua gioventù, i sacrifici fatti in passato e perde la rassegnazione per acquistare una nuova consapevolezza della sua età. La ragazza intanto porta avanti il suo progetto di “una famiglia circolare”, cioè avere i soldi per poter mettere al mondo un figlio con suo marito, rimasto in Romania. Tra l’Arno e il Danubio, il corso dei fiumi e delle due vite seguono lo scorrere dell’acqua. Fino alla giusta foce.
Una storia tutta al femminile sullo sfondo delle colline fiorentine, che si svolge seguendo il lento e naturale scorrere delle giornate, costellate da appuntamenti costanti e quotidiana ritmicità, dove la frustrazione e il disagio iniziale mutua in un comune affetto.
Ad interpretare il ruolo di Gemma c’è Ilaria Occhini. La straordinaria attrice teatrale si cala ala perfezione del ruolo, per il quale è stata premiata a Locarno come miglior attrice. La badante Angela è Dorotheea Petre, giovane attrice romena. Come il personaggio che impersona anche la Petre conosce poco la lingua italiana e il senso di spaesamento le ha permesso di aderire al meglio al ruolo.
Il 33enne regista fiorentino Federico Bondi firma anche il soggetto con Cosimo Calamini e la sceneggiatura con Ugo Chiti. La storia è tratta dalla vera del regista, che ha tratto spunto proprio dall’esperienza di sua nonna con la sua badante, i cui nomi sono proprio Gemma e Angela. Bondi, con un passato da documentarista, racconta: “Mia nonna si è trasformata grazie a questa giovane romena. Prima era indurita dalla vita e grazie alla pazienza, alla calma e all’affetto di questa ragazza si è sciolta fino a volerle bene, come si vuole bene a una nipote o addirittura a una figlia”. Nulla è lasciato al caso, infatti la storia è collocata alla fine del 2006, quando è imminente l’ingresso della Romania nell’Unione europea con tutti i cambiamenti che ne conseguono.
Il film, prodotto da Film Kairos-Rai Cinema, in coproduzione con Hi Film e Manigolda Film, ha già vinto tre premi a Locarno, uno a Villerupt, uno al MedFilmFestival, uno a Denver.
La pellicola uscirà nelle sale venerdì 30 gennaio e sarà distribuita in 15 copie. A Milano sarà possibile vederlo in esclusiva al cinema Mexico, che conferma la propria sfida nei confronti
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