Cinema

Mostri contro Alieni

Mostri contro Alieni

“Signora mia, non ci sono più i cartoni animati di una volta”. E capita che i genitori in sala ridano di più e più rumorosamente dei bambini che hanno portato con loro. Perché le pellicole si rivolgono più a un pubblico adulto e adottano meccanismi psicologici e sfumature che i piccini è difficile comprendano al meglio. L’ultimo esempio è Mostri contro Alieni, fatica in 3D dei maghi Dreamworks. La dolce Susan Murphy viene colpita da un meteorite il giorno del suo matrimonio e si trasforma in una gigantessa altissima e platinatissima. Ovvio che il tronfio anchorman, vanesio e bruttino non voglia al suo fianco una donna così ingombrante e preferisce allontanarla per il bene della carriera. E già qui si capisce che i bimbi possono appassionarsi poco alle disavventure della giovane, mentre qualche madre potrebbe ritrovare caratteristiche familiari nel compagno egoista e prepotente. Saranno tre mostri (Anello mancante, un essere a metà fra una scimmia e un pesce che congiunge l’uomo ai rettili, Dott. Professor Scarafaggio dalla testa a forma di insetto, B.O.B il gelatinoso e indistruttibile essere blu e Insettosauro, una larva alta cento metri) e un pericolosissimo attacco alieno a dare un nuovo significato alla moderna femminista ormai diventata Ginormica. L’eroina mostruosa quindi non avrà bisogno di bruciare il reggiseno in piazza: le sue gambe infinite e la forza spropositata bastano a terrificare qualsiasi maschio, sia che provenga da un altro pianeta, sia che regge le previsioni del tempo nella sperduta Modesto. Se la pinna atrofica dell’orfano pesce pagliaccio Nemo fa tenerezza e le dimensioni del goffo panda Po descrivono un disagio, in questo caso i difetti sono arme da utilizzare nel miglior modo possibile. Magari proprio per dare il benservito all’ex fidanzato o rispedire a casa l’alieno multipupille. Nella pellicola 1980s “Stand by me” i ragazzi si chiedevano se fosse più forte Batman o Superman –due eroi-; in questo caso la risposta è tra le più comuni paure degli adolescenti, creature immaginarie e irreali capaci di spartirsi il Bene e il male. Tra i personaggi del film c’è anche Mr President, ovvia parodia dell’ultimo inquilino della Casa Bianca: è molto stupido, guerrafondaio quanto basta, che fa parecchio ridere. Capitolo a parte sull’utilizzo della tecnologia in 3D. Di film tridimensionali se ne erano già visti, l’ultimo lavoro Dreamworks è stato pensato interamente per questo tipo di proiezione e dunque è pronto a dare il meglio delle possibilità espressive del nuovo strumento. Il brevetto InTru 3D fa miracoli e nei prossimi lungometraggi potrà dare emozioni ancora più forti. Ovviamente all’ingresso in sala non dovranno mancare gli appositi occhialini per ottenere l’effetto ottico perfetto. E buona (o forse sarebbe meglio dire mostruosa) visione.