Il film documentario "Muyeye", firmato dai registi Juliane Biasi e Sergio Damiani e prodotto da Kuraj film insieme a Format, il Centro audiovisivi della Provincia autonoma di Trento, è tra gli otto lungometraggi in concorso alla III edizione de Lo Spiraglio FilmFestival e sarà proiettato il 31 maggio h. 14.30 presso la Casa del Cinema di Roma.
La manifestazione, che propone corti, lungometraggi e incontri sul tema della salute mentale e del disagio psichico con la direzione scientifica di Federico Russo e la direzione artistica di Franco Montini, è promosso da ROMA CAPITALE - Dipartimento Salute Mentale, ASL RMA – Roma Centro e Fondazione Roma Solidale onlus ed ha l’intento di raccontare, attraverso le immagini, il mondo della salute mentale nelle sue molteplici varietà, avvicinando il pubblico alla tematica e permettendo a chi produce audiovisivi dedicati o ispirati all'argomento di mettere in evidenza risorse creative e qualità del prodotto. "Lo sforzo - sottolineano i due direttori - è stato quello di selezionare una serie di titoli caratterizzati dal rigore e dalla serietà degli aspetti scientifici, ma anche da indubbie qualità strettamente cinematografiche".
"Muyeye", che dà il titolo al film, è un villaggio polveroso sulla costa del Kenya. Qui, in una capanna di fango, vive la famiglia di Nebat Jumba che si mantiene spaccando sassi. Un giorno a Muyeye arrivano dei bianchi, eccentrici ma diversi dai soliti turisti. Sotto il vecchio baobab, i nuovi venuti raccontano storie di malattia mentale ma promettono anche di costruire una scuola professionale gratuita e aperta a tutti. È il germoglio di un'amicizia che legherà due mondi distanti, eppure accomunati dall'essere esclusi: i bianchi "matti" marchiati dal pregiudizio, i neri tagliati fuori dalle risorse e dal futuro. Ma Nebat ha un motivo in più che lo lega ai nuovi amici: Riziki, la sua seconda moglie e madre dei suoi quattro figli, è tornata al villaggio dei genitori perché considerata pazza. Un documentario sulla follia e sull'Africa che dimostra come anche i "matti" possano cambiare il mondo.
Oltre 30 anni dopo la chiusura dei manicomi, i malati di mente in Italia vivono ancora sulla loro pelle pregiudizi e ostilità.
Il documentario mostra che anche loro - i “matti” - sanno realizzare imprese straordinarie e sanno anche entrare in contatto con mondi diversi e lontani. E questo grazie al movimento del fareassieme de Le parole ritrovate che da anni combatte stigma e pregiudizio verso la malattia con imprese extra-ordinarie come questa.
Juliane Biasi co-regista e produttrice di "Muyeye" sarà presente al dibattito che seguirà il film.
LO SPIRAGLIO FILMFESTIVAL
31 maggio-1° giugno 2013
Casa del Cinema di Roma (L.o Marcello Mastroianni, 1)
Info: www.060608.it – www.casadelcinema.it
www.lospiragliofilmfestival.org
www.fondazioneromasolidale.it
Tel. 06-37515922 - cell 393 5246858