Alla fine i premi sono arrivati anche per lui: Paolo Virzì ha firmato uno dei film più belli della stagione, l’ironico e sofferente Tutta la vita davanti, affresco della vita in un call center ispirato al «memoriale» della giovane autrice sarda Milena Agus. Ma è uscito in marzo, troppo tardi per concorrere ai David, troppo presto per essere selezionato al Festival di Cannes: è stato comunque considerato miglior film 2008 secondo i giornalisti cinematografici della giuria dei Nastri d’Argento 2008. I premi sono stati consegnati sabato, presso il Teatro Antico di Taormina ( la cerimonia è andata in onda su Raiuno subito dopo la partita di calcio degli Europei).
Migliori attori dell’anno, non è una novità, sono stati votati Toni Servillo, Margherita Buy e Alessandro Gassman, già premiati ai David: ma del quartetto entra a far parte Sabrina Ferilli, magnifica cattiva del film di Virzì.
Nel palmarès dei Nastri, si prende una rivincita «numerica» anche "Caos Calmo" di Antonello Grimaldi rimasto quasi a secco nella serata dei David: prende quattro premi, uno di più del trionfatore di quella serata, "La ragazza del lago" di Andrea Molaioli, considerato miglior regista esordiente dell’anno. Due Nastri ciascuno, infine, a "Mio fratello è figlio" unico di Daniele Luchetti, "I Vicerè" di Roberto Faenza e "I demoni di San Pietroburgo" di Giuliano Montaldo. Produttore dell’anno è Domenico Procacci, fresco reduce dal successo del suo "Gomorra" a Cannes, simbolo di una stagione comunque straordinaria per il cinema italiano.
A sorpresa poi Francesco Frigeri (I Vicerè, I demoni di San Pietroburgo) ha battuto la coppia regina delle scenografie, Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, trionfatori di più di una notte degli Oscar. Il Nastro dell’anno 2008 è andato a G"rande, Grosso e Verdone", i premi internazionali a "Irina Palm" di Sam Garbaski (europeo) e "Onora il padre e la madre" di Sidney Lumet (extraeuropeo). "Biutiful cauntri" risulta invece il miglior documentario. Infine Ivano Fossati si è aggiudicato il Nastro per la migliore canzone originale con "L’amore trasparente", scritto per Caos Calmo. « «Le canzoni e la musica possono deviare il sentimento di un film - riflette Fossati - Io ho cercato di fiancheggiare la storia senza mai riferirmi direttamente ad essa e una musica di immediatezza e semplicità».
Fonte: La Stampa
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