Parker è un ladro professionista che vive seguendo un codice di etica personale: non rubare alle persone che non possono permetterselo e non fare del male alle persone che non lo meritano. Ma durante l’ ultimo colpo, la sua squadra fa il doppio gioco. Determinato a fare in modo che se ne pentano, Parker li insegue con lo scopo vendicarsi e di far fallire la più grande rapina mai progettata.
Taylor Hackford, regista dalle alterne fortune e dalle altrettanto altalenanti capacità (Ufficiale e Gentiluomo, L’ Avvocato Del Diavolo, Ray) torna al cinema con un nuovo capitolo della strana filmografia del criminale d’onore Parker, personaggio creato nel 1962 da Donald E. Westlake. Strana perché pur essendo comparso, dal suo debutto cinematografico nel 1967 ad oggi, in ben cinque pellicole, è la prima volta che Parker si riappropria del suo “vero” nome. Per questioni di diritti cinematografici mai concessi dal suo creatore, infatti, il personaggio venne sempre portato sullo schermo sotto le mentite spoglie di un alter ego forzato in pellicole comunque tratte o ispirate dai romanzi di Westlake. E così Lee Marvin in Senza un attimo di tregua divenne Walker, Mel Gibson in Payback fu Porter e Robert Duvall in Organizzazione Criminale finì per chiamarsi Macklin. Scomparso Westlake, gli eredi concessero i diritti del personaggio e, nel 2013, il primo a fregiarsi dell' onore di chiamarsi Parker fu Jason Statham nel film omonimo adattato dal romanzo “Flashfire”.
“Bisogna essere onesti per vivere al di fuori della legge” cantava Bob Dylan e il Parker di Statham è esattamente così: criminale ma non perverso, rapinatore ma non inutilmente violento, fedele alla propria fidanzata nonostante la “tentazione” Jennifer Lopez, Parker è un personaggio integro nella propria morale e dotato di un codice etico intoccabile. Tradito, come succede, diventa capace di atti di vendetta implacabili che richiamano molto cinema degli anni '70. E’ vero che di quel periodo Statham non riesce ad incarnare la malinconia violenta di un personaggio noir, ma sopperisce alla mancanza con accenni marcati di ironia, riuscendo così a rendere sopportabile, benchè costretti a qualche sospensione di incredulità di troppo, lo stereotipo dell'eroe indistruttibile tanto in voga nella maggior parte dei film d' azione contemporanei.
Non priva di difetti e lontanissima dal divenire un caposaldo del genere, la pellicola mantiene comunque un buon ritmo per quasi tutta la sua durata (bella la rapina iniziale, un po' meno incisiva - anche se ben orchestrata - quella dei “cattivi”) e gli si può perdonare personaggi di contorno poco interessanti (un peccato avere Nick Nolte ed usarlo quasi esclusivamente da caratterista) se non fastidiosamente sciocchi (vedi Jennifer Lopez) e antagonisti scialbi e ben poco memorabili. La scelta di Statham nei panni dell' anti-eroe è invece fortunatamente azzeccata, particolare non sempre così scontato visti ad esempio i “precedenti” di un altro recente film di genere, Jack Reacher di Christopher McQuarrie. Nei panni di quello che, secondo la serie di romanzi di Lee Child da cui proveniva il personaggio, sarebbe dovuto essere un gigantesco ex marine alto e biondo, si finì per accettare l' auto-candidatura di Tom Cruise. Che alto e biondo non è mai stato ma visto che “casualmente” era fra i tizi che ci misero i soldi per produrre quello che, alla fine, fu comunque un piacevole film, probabilmente si chiuse un occhio sulla cosa.
Parker
di Taylor Hackford.
Con Jason Statham, Jennifer Lopez, Michael Chiklis, Clifton Collins Jr., Micah A. Hauptman
Wendell Pierce, Nick Nolte, Patti Lupone
Azione, durata 118 min. - USA 2013. - Indie Pictures
uscita giovedì 8 maggio 2014