Il regista premio Oscar sarà a Milano per una proiezione speciale del suo ultimo film "Dolor Y Gloria", che aprirà la rassegna “Soggettiva Pedro Almodóvar” (2 giugno - 28 luglio).
Pur non avendo conquistato la Palma d’Oro quale miglior film al recente Festival di Cannes, è fuor di dubbio che Dolor Y Gloria abbia messo d’accordo critica e pubblico nel riconoscere a Pedro Almodóvar una ritrovata vena creativa che lo riporta direttamente ai successi dei suoi migliori lavori. Quindi, quale migliore occasione di quella offerta dalla Fondazione Prada di Milano per (ri)scoprire i capolavori del maestro spagnolo?
…sarà presente l’autore
Selezionati dal regista stesso, i nove film che compongono la rassegna “SOGGETTIVA PEDRO ALMODOVAR” (2 giugno – 28 luglio) offrono l’opportunità di esplorarne l’intero percorso artistico, partendo dall’impatto rivoluzionario delle sue prime pellicole che hanno interpretato lo spirito anarchico del movimento di controcultura della Movida durante il periodo di transizione vissuto dalla Spagna dopo la morte di Franco, passando per i primi riconoscimenti a livello internazionale con Donne sull’orlo di una crisi di nervi, fino a Tutto su mia madre, Parla con lei e La mala educación, in cui la sua visione personale è diventata ancora più profonda e sensibile. A impreziosire il tutto, sabato 1 giugno alle 21 Pedro Almodóvar sarà al Cinema della Fondazione Prada per una proiezione speciale di Dolor Y Gloria.
Fondazione Prada non è nuova a questo tipo di incontri di approfondimento: pochi mesi fa Nicolas Winding Refn (Drive; Solo Dio Perdona; The Neon Demon) fu “titolare” della quarta edizione di “Soggettiva”, mentre lo scorso anno David Byrne rapì una platea da tutto esaurito con Reason To Be Cheerful, progetto trasversale dedicato al potere dell’ottimismo in una società dominata da fake news e aggressività.
Almodóvar e il cinema spagnolo
A completare la quinta edizione della serie “SOGGETTIVA” saranno otto ulteriori pellicole, sempre scelte da Pedro Almodóvar, a dimostrare la vitalità e l’importanza del cinema spagnolo, pronto a usare e/o trascendere i limiti di genere allo scopo di descrivere, con il maggior impatto possibile, i mutamenti sociali e politici di un Paese.
Dal 6 giugno al 26 luglio, quindi, si spazierà da pellicole girate durante l’ultimo periodo della dittatura di Francisco Franco (Frappé alla menta di Carlos Saura; El Verdugo - La ballata del boia di Luis García Berlanga, El espíritu de la colmena - Lo spirito dell’alveare di Víctor Erice e Furtivos di José Luis Borau), e opere più recenti dalle influenze inaspettate (Blancanieves e Tesis di Amenabar, fra gli altri).
Quando ho selezionato questi otto film spagnoli, ho cercato di scegliere quelle pellicole che hanno superato la prova del tempo, confermando il loro valore cinematografico. Ho anche voluto presentare al pubblico italiano una serie di film raramente o mai proiettati al di fuori della Spagna.
Una “coda”, sempre di stampo spagnolo, è poi prevista dal 13 al 15 settembre: prodotti dalla Deseo, casa di produzione di Pedro e Agustìn Almodóvar, quattro recenti pellicole (Azione mutante di Álex de la Iglesia, La spina del diavolo di Guillermo Del Toro, La mia vita senza me di Isabel Coixet e Storie pazzesche di Damián Szifron), saranno presentati al Cinema della Fondazione Prada durante la Milano Movie Week 2019.
Fondazione Prada
Largo Isarco 2, Milano