Cinema

'Scusa ma ti chiamo amore' sbanca il botteghino

'Scusa ma ti chiamo amore' sbanca il botteghino

Federico Moccia, già autore di best seller come "Tre metri sopra il cielo" e "Ho voglia di te", nonché sceneggiatore delle trasposizioni cinematografiche degli stessi, e nel caso di "Scusa ma ti chiamo amore" pure regista, ha vinto la sua scommessa anche questa volta. La storia del 37enne Raoul Bova sedotto dalla 17enne Michela Quattrociocche, una specie di "Lolita" rivisitato in chiave comica e con l’inevitabile lieto fine, ha sbancato il botteghino, totalizzando nel primo week end di programmazione oltre 4,5 milioni di euro. E dimostrando ancora una volta che il cinema italiano, o quanto meno un certo filone del cinema italiano, lungi dall’essere in crisi, sta vivendo una stagione più che fortunata. Film adolescenziali stile "Come tu mi vuoi", ma soprattutto comico demenziali alla "Natale in crociera", "Una moglie bellissima" e "Matrimonio alle Bahamas" hanno totalizzato incassi record superando le grandi produzioni hollywoodiane. Tanto che le stesse case distributrici devono averlo capito e stanno sponsorizzando sempre di più prodotti nostrani. A breve, in uscita, ci saranno anche l’ultimo di Verdone (a detta di chi l’ha visto, un gioiellino) quello agrodolce di Paolo Virzì sulla vita nei call center e "Questa notte è ancora nostra", con la neo coppia anche nella vita Vaporidis- Spada. Certo, ci sarebbe da aprire un bella parentesi sull’argomento. Perché se è vero che un certo tipo di cinema italiano gode di ottima salute, è anche vero che al di là di certi filoni non si va e la distribuzione punta (troppo) poco sul cinema d’autore o indipendente, quelli, per definirli in maniera un po’ generica ma chiarificatrice, più impegnati. Uno degli attori di punta della nuova generazione, Pier Francesco Favino, in una recente intervista ha detto: «Il problema è che in Italia se si fa un film adolescenziale che va bene, allora se ne fanno subito altri dieci; se un film sui quarantenni va bene, eccone subito altri otto. Invece sarebbe bello riuscire a investire in maniera più variegata e coraggiosa...».