Giornata tutta torinese, quella di ieri, per Lino Banfi. L’attore era atteso a Torino per ritirare una targa di riconoscimento offertagli dal Festival Internazionale di Cinema a Tematica Omosessuale “Da Sodoma a Hollywood”, come omaggio per il suo recente – e sempre crescente – impegno nell’affrontare tematiche sociali davvero molto attuali, forse “scomode”, ma rilevanti.
Alle 11,30 Banfi è arrivato alla Fnac di Torino per annunciare l’uscita in dvd (il 5 giugno) della fiction “Il padre delle spose”, in cui interpretava (con sua figlia Rosanna) il padre di una figlia che scopre essere lesbica.
“Famiglia è una parola molto in uso ultimamente, come se prima non ci fosse mai stata…Pare sia stata inventata in quest’ultimo anno” – ironizza Banfi pensando alle numerose polemiche degli ultimi mesi su certi temi quali famiglia, adozioni e Dico.
“Io so già di che malattia morirò. Si chiama ipercoerenza, è una malattia nuova, l’ho inventata io e penso sia la morte più serena”.
Alle 18,30 al Cinema Ambrosio, Lino Banfi ha introdotto la proiezione del film tv “Un difetto di famiglia”, girato insieme a Nino Manfredi, e ha ritirato la targa offerta dal Festival.
“E adesso avrei voglia di un ruolo da cattivo”, ha concluso Banfi.
Cinema