Cinema

Un viaggio SCACCIAPENSIERI dalla Sicilia alla Yakutia (Siberia)

Un viaggio SCACCIAPENSIERI dalla Sicilia alla Yakutia (Siberia)

Si è aperta in questi giorni la sottoscrizione internazionale sulla piattaforma IndieGoGo per il film JEW'S HARP - FROM SICILY TO YAKUTIA, THE ROAD TO RHAPSODY, un documentario del regista siciliano Diego Pascal Panarello: un viaggio sulle tracce dello scacciapensieri, partendo dalla Sicilia, attraverso personaggi e storie da tutta Europa, fino a raggiungere "la Mecca" di questo magico strumento: la Yakutia, in Siberia.
La campagna si propone come supporto per permettere al regista di raggiungere la Yakutia, meta necessaria per portare a termine le riprese del film.

Il crowdfunding è un sistema di co-produzione sostenuto dal web. Un metodo sempre più in voga in ambito culturale, che permette nuove forme di collaborazione tra artisti/creativi e pubblico. Si basa sull’idea di sostenere un’idea, in cambio di una ricompensa (il dvd del prodotto finito per esempio). Chi propone l’idea, sarà in grado di realizzarla grazie al sostegno del pubblico che diventa co-produttore del progetto.
Chiunque può sostenere il progetto donando qualsiasi cifra (da 10$ a 2.500$ ) tramite pay pal o carta di credito sul sito https://www.indiegogo.com/JewsHarp sceglendo il "perk", ovvero la ricompensa, più gradita, a seconda del tipo di supporto.

Jew’s Harp è il nome internazionale di uno strumento musicale che nel mondo viene chiamato in migliaia di modi. Dan Moi in Vietnam, Doromb in Ungheria, Morchang in India, marranzano in Sicilia. Quello che più lo rappresenta è proprio quello italiano: scacciapensieri. Le sue vibrazioni arrivano al cervello, inducendo il suonatore a leggeri stati di alterazione della coscienza, i ”pensieri” svaniscono per lasciare spazio al piacere. Questo oggetto magico a forma di chiave, è il punto di intersezione di molteplici culture. In ogni Paese del pianeta, assume nomi e forme diverse ma l’idea musicale dello strumento rimane la stessa. Un piccolo pezzo di ferro vibrante, lancia un messaggio universale, capace di esaltare le differenze e le specificità di ogni paese. Lo scacciapensieri è un ponte tra terre lontane, capace di accorciare le distanze e rendere simili luoghi apparentemente diversi tra loro come: Sicilia e Yakutia (Siberia).
In Italia, il suo suono, è indissolubilmente legato a un idea di mafia. In paesi come il Vietnam o le Filippine è utilizzato dalle coppie di amanti per scambiare delicati messaggi d’amore. In Yakutia, lo scacciapensieri, chiamato Khomus, rappresenta l’arrivo della primavera e la fertilità. Per questo motivo, è prevalentemente usato dalle donne yakute che in occasione del solstizio d’estate lo suonano in un inno alla felicità.
Diego Pascal Panarello, attraverso l’incontro con musicisti, ricercatori e artigiani, racconta queste storie, trasformandole in unico road trip alla ricerca dell’anima di questo strumento.

L’idea del film nasce circa 10 anni fa, ma comincia a prendere forma solamente nel 2009. Due anni dopo, il regista realizza un teaser e lo propone a Documentary In Europe. L’idea del film sul “pezzo di ferro” non passa inosservata e vince il Primo Premio di Crowdfunding 101, l’unico a disposizione. Da questo momento in poi, l’interesse dei produttori si fa avanti, primo fra tutti quello della casa di produzione subalpina Stefilm che attualmente co-produce il film insieme al regista.
Tra il 2009 e oggi sono state realizzate circa 30 ore di immagini filmate in Sicilia, Svizzera e Francia.