Sabato 11 settembre “MALEDIMIELE”, film italiano del regista MARCO POZZI, prodotto dalla neonata casa di produzione 3per, riceverà durante la 67. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica il PREMIO SPECIALE del FIUGGI FAMILY FESTIVAL.
La cerimonia di premiazione si terrà nella Sala Pasinetti alle ore 15.30, dove a seguire verrà proiettato il film alla presenza del regista MARCO POZZI, della protagonista BENEDETTA GARGARI e di CHIARA IEZZI (interprete del brano “L’altra parte di me”, che accompagna i titoli di coda del film, composto da Claudio Pelissero e scritto da Diego Calvetti)
“MALEDIMIELE” è dedicato alla patologia prima causa di morte tra i giovani, l’anoressia, e racconta la storia di Sara, un’adolescente che precipita nella malattia. Tra i protagonisti GianMarco Tognazzi, Sonia Bergamasco, Isa BarzizZa e Benedetta Gargari, quindicenne attrice emergente già protagonista di fiction TV di successo e dei film di Ferzan Ozpetek (“La Finestra di Fronte” e “Saturno Contro”).
«Sara ha quindici anni e un segreto: non mangia (quasi) più. Sara sembra un’adolescente qualsiasi, in realtà è una ragazza che vola. Vuole essere leggera, fino a sparire. Per non affrontare il peso “dell’età inquieta”. Per uscire dallo stallo. Sospesa tra il non più e il non ancora. È proprio l’inquietudine – afferma Marco Pozzi – che mi ha spinto a raccontare la storia di Sara, a guardare il mondo con i suoi occhi.»
«Ho scelto di girare MALEDIMIELE a Milano anche perché Milano è una delle capitali della moda e la moda impone delle immagini che si fanno immaginario. Ma è sbagliato e dannoso legare l’anoressia solo alla moda. È una malattia che ci interroga da vicino. Tutti. È una protesta, il non volersi uniformare a ciò che il contesto sociale propone e impone. Alle difficoltà di comunicazione all’interno della famiglia borghese. Per questo è così difficile avvicinarsi all’anoressia, perché ci chiama in causa. Tutti.»
«Maledimiele bandisce ogni compiacimento voyeuristico e prova ad accompagnare senza morbosità lo spettatore dentro la dimensione della malattia – sottolinea Marco Pozzi – e a conoscere il mondo attraverso gli occhi di Sara. Il film vuole mettere in campo anche il vuoto esistenziale e la difficoltà di comunicare all’interno della famiglia borghese. L’importante presenza del personaggio di Sara (BENEDETTA GARGARI) aiuta lo spettatore a entrare in un immaginario che, lontano da stereotipi, conduce attraverso le immagini a un valore universale visibile che può far riflettere tutti indistintamente».
Secondo la presidenza e la direzione artistica del Fiuggi Family Festival, si legge nella motivazione del premio, “il film di Pozzi ha il merito di mostrare il disagio comunicativo dei giovani. La ragazza anoressica/bulimica è bene interpretata dalla Gargari: il suo disagio la porta a rifiutare la comunicazione anche con insegnanti e medici. Questa atroce impossibilità di comunicare si estende persino ai rapporti con i suoi coetanei. Il film svela in modo chiaro come il dolore per tale impossibilità ad entrare in comunicazione con gli altri porti la ragazza (e molti giovani come lei) all'urlo silenzioso del rifiuto del cibo, all'ossessione per una magrezza scheletrica che privi coloro che la amano delle apparenze che vedono, costringendoli violentemente a dover affrontare lo scheletro, cioè l'anima della figlia. Il film lascia aperto il dibattito sulle possibili soluzioni”.
Nei titoli di coda del lungometraggio una breve opera artistica in animazione del 2005 dell’artista VALERIO BERRUTI dal titolo “Golgota” rappresenta il perfetto contrappunto visivo al nucleo narrativo del film.
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