Cinema

THE WARD - IL REPARTO

THE WARD - IL REPARTO

Kristen una giovane donna bella e disturbata, si ritrova coperta di lividi e di tagli, imbottita di sedativi e rinchiusa contro la sua volontà in un inaccessibile reparto di un ospedale psichiatrico. È completamente disorientata e non ha idea di quale sia il motivo per cui è finita in quel posto, né alcuna memoria della sua vita prima del ricovero. La sola cosa che sa è che non è al sicuro.
Le altre pazienti del reparto, quattro giovani donne altrettanto disturbate, non sono in grado di fornirle alcuna risposta e ben presto Kristen si rende conto che le cose non sono come sembrano. L'aria è densa di segreti e di notte, quando l'ospedale è buio e sinistro, sente dei suoni strani e terrificanti. Mentre lotta per riuscire a scappare, scopre una verità di gran lunga più pericolosa e sconvolgente di quanto chiunque avrebbe potuto immaginare.

THE WARD segna il ritorno di John Carpenter alla regia dopo quasi dieci anni di assenza dal grande schermo. Se si escludono infatti i due episodi diretti nel 2005/2006 per la serie tv Masters Of Horror, gli ultimi segni di vita cinematografica li aveva dati nel 2001 con il sottovalutato (dal pubblico) e sopravvalutato (dalla critica) Ghost Of Mars. C’era quindi grande attesa fra gli appassionati per un ritorno che, sulla carta, ci si aspettava di un certo livello dopo anni di voci su nuovi film e progetti mai andati in porto ( il più entusiasmante ma nel contempo il meno probabile era il remake de Il Mostro Della Laguna Nera… Chi non lo sognerebbe rifatto da Carpenter ??). Purtroppo così non è stato, o perlomeno lo è stato molto parzialmente. In verità la colpa, se di colpa si può parlare, non è del tutto imputabile al regista. I problemi già nascono in fase di sceneggiatura con uno script che non riserva particolari sorprese o colpi di coda e che si assesta su un prodotto che poco si discosta da quanto già ( troppo ) visto. E’ vero che, a partire dai suggestivi titoli di testa, l’ atmosfera tende a richiamare quella morbosa de Il  Signore Del Male o de Il Seme Della Follia ma, man mano che la trama si sviluppa – con mancanze e leggerezze di sceneggiatura – il film si trascina tra pochi e prevedibili spaventi, poco splatter ( che comunque viste le indigestioni dei vari epigoni di Saw non sarebbe neanche un gran difetto) e qualche invenzione visiva - questa sì - degna del Maestro, arrivando allo “spiegone” ed alla “botta” finale quanto mai prevista e prevedibile. A questo punto forse sarebbe stata benvenuta la “tamarraggine” dura e pura degli ultimi suoi film (Vampires, Ghost Of Mars) che tanto inorridire fece i fans hardcore carpenteriani ma che comunque aveva il pregio di non far prendere sul serio un genere che, se troppo autoreferenziale e compiaciuto, diventa involontariamente ridicolo.
E’ altrettanto vero che, fra cultori del genere e no, c’era comunque forse troppa aspettativa: Carpenter, insieme a Romero ed a pochi altri, è sempre stato rappresentante di una certa concezione di horror mai “solo” vacuamente spaventoso ma spesso pulsante di sottotesti sociali o politici, quando addirittura non contaminato da altri generi, il western su tutti ( che altro sono Ghost Of Mars oppure La Notte Dei Morti Viventi di Romero, se non western mascherati da film del terrore ?). Ritrovarsi così con un horror fin troppo vecchio stampo e con un plot abbastanza inflazionato –  quindi con il mostro, le ragazze in pericolo e tutti gli spaventi “al posto giusto”  - ha da subito fatto nascere da una parte  sostenitori entusiasti “senza se e senza ma” per il ritorno del Maestro, dall’ altra fans delusi per il mancato “parto” di un nuovo gioiello tanto atteso. L’ appuntamento però, forse, è rimandato di poco: il nostro sta già girando Fangland, con Hilary Swank e pare si tratterà di vampiri moderni fortunatamente ben lontani dagli inutili e modaioli finti succhiasangue di Twilight. Che ci pensi il Maestro a spazzarli via !