Torna a Bologna “ResiDANZE di primavera”: tre le compagnie di danza in residenza a Teatri di Vita, che il 17 e 18 maggio presenteranno al pubblico tre spettacoli-studio.
Il mese di maggio ai Teatri di Vita di Bologna è ResiDANZE di primavera, iniziativa che si inserisce nell’ambito del progetto interregionale di “Residenze Artistiche”. Ospiti tre compagnie di danza, che il 17 e 18 maggio presentano in anteprima al pubblico tre spettacoli-studio, frutto della loro residenza.
I protagonisti
Gli artisti in residenza a Teatri di Vita sono Mario Coccetti con “Progetto S”, Elena Copelli e Riccardo Fusiello con la sua compagnia di danza Sonenalé.
Mario Coccetti opera sul territorio nazionale e internazionale. Ha vinto il ‘Premio Prospettiva Danza Teatro 2014’, e ha collaborato con Mario Perrotta per il progetto Ligabue. Attualmente sta collaborando con Michele Merola e con il regista Paco Andrea Mariani per il film The Harvest.
Elena Copelli, dopo aver lavorato in produzioni di danza e teatro, nel 2011 inizia a presentare sue performance di teatro danza, selezionate da festival italiani e stranieri, indirizzando la sua ricerca in particolare uso della luce e coinvolgimento del pubblico, e con performance site-specific.
Sonenalé è una compagnia di danza e arti performative diretta da Riccardo Fusiello, coreografo e danzatore, e da Agostino Riola, performer e regista. Fondata a Milano nel 2012, in pochi anni ottiene prestigiosi riconoscimenti e collaborazioni in Italia e in Europa. Nel 2015 trasferisce la propria base in Puglia, dando vita a una nuova fase del proprio percorso.
Tre spettacoli-studio
I tre spettacoli-studio che verranno sviluppati in residenza e presentati al pubblico sono:
Undertaker Blues / Melancholia di M.Coccetti e Progetto S.
Secondo capitolo di “Undertaker Blues”, presentato a Teatri di Vita lo scorso anno, Melanchonlia procede il percorso sulla sostanza della morte e l’inevitabile dipartita, destino comune di ogni essere umano. Se nella prima parte il maschile era la nota accentratrice dell’opera, in questa seconda fase viene applicata una trasmutazione sostanziale, ponendo la figura femminile al centro del lavoro.
S.I.T! Some(body) is talking! di E.Copelli
Una recente ricerca universitaria ha dimostrato che al nostro cervello bastano 300 millisecondi per capire se l’atteggiamento fisico di una persona è coerente con lo stato d’animo; e se è incoerente, si fa affidamento solo sul linguaggio del corpo. Lo spettacolo affronta proprio il rapporto tra verbale e non verbale nella comunicazione interpersonale.
Lo spazio delle relazioni di R.Fusiello e Sonenalé
Lo spazio tra i corpi non è solo questione di distanza fisica, ma anche di densità emotiva nelle relazioni umane. “Lo spazio delle relazioni” è una performance che si addentra nell’esplorazione di questi temi, coinvolgendo una decina di spettatori, preventivamente selezionati e ‘orchestrati’ dal coreografo Riccardo Fusiello.
Ogni sera si potrà assistere a tutti e tre i lavori, allestiti in differenti spazi interni ed esterni del teatro: una festa della danza che coinvolgerà Teatri di Vita.