Torna in scena a Bologna la XXVIII edizione del Festival Danza Urbana. Tra protagonisti Virgilio Sieni, mk, Paola Bianchi, Roberto Olivan
Dal 4 all’8 settembre 2024 torna a Bologna Danza Urbana, la prima rassegna italiana dedicata al rapporto tra danza contemporanea e spazio urbano, che porta la danza contemporanea nello spazio pubblico.
La storica rassegna ideata nel 1997 da Massimo Carosi e Luca Nava per costruire un dialogo creativo tra danza, performance contemporanea e ambiente metropolitano, è giunta quest’anno alla sua XXVIII edizione.
L’edizione di quest'anno è caratterizzata da un programma corposo, diffuso e diversificato, con artisti e compagnie selezionati tra i protagonisti e i talenti emergenti della nuova danza d’autore e della coreografia italiana ed internazionale, in differenti spazi della città, tra parchi e giardini, strade, piazze e monumenti, dal centro alla periferia, che si trasformano in altrettanti palcoscenici rinnovandosi allo sguardo degli spettatori. Tra i protagonisti dell’edizione 2024 Virgilio Sieni, Roberto Olivan, Paola Bianchi e mk.
Il dialogo tra corpi e città: l’analisi del presente e il recupero della memoria
Sono molteplici i temi esplorati dalla XXVIII edizione di Danza Urbana: l’alienazione nello spazio urbano, la ricerca di contatto, la vicinanza digitale e la distanza fisica, l’autorappresentazione come volontà di affermazione del sé, la ricerca delle radici comuni, la memoria.
Il dialogo tra corpi e città, l’indagine attraverso il corpo, il suo rapporto con lo spazio e con gli altri corpi, consente di ricercare nuovi sguardi sul mondo e costruire nuovi significati.
Il direttore artistico Massimo Carosi afferma che l'edizione di quest'anno si muove su due direttrici principali: “La prima si concentra sul qui ed ora, con eventi performativi che si inseriscono nel flusso della città e ci interrogano sul presente, affrontando tematiche legate al nostro quotidiano; la seconda si basa sul patrimonio immateriale costituito dalle memorie collettive e individuali, che diventano lenti per osservare il presente e immaginare il futuro”.
27 appuntamenti, 15 spettacoli, 13 luoghi
Apre il Festival uno dei punti di riferimento della coreografia contemporanea, Virgilio Sieni con il suggestivo Sleep in the car , una riflessione incentrata sulle nuove povertà, ma anche sulla velocità disumanizzante del contemporaneo.
Il focus internazionale quest’anno riguarda la Spagna: cinque le creazioni annunciate tra cui una prima assoluta. Approda al festival Roberto Olivan, grande nome della danza contemporanea internazionale e fondatore del prestigioso Festival Deltebre Dansa, che presenta in prima assoluta El Resto del Naufragio con le musiche originali di Pino Basile.
Un evento speciale è quello a cura del gruppo mk: ATMOSFEROLOGIA –VEDUTA > Bologna è un riallestimento della performance che debuttò a Bologna nel 2016, co-prodotta da Danza Urbana. La creazione di Michele di Stefano e Lorenzo Bianchi Hoesch è dedicata alla città e alla visione prospettica dello spazio urbano ed è una tappa del progetto SHOULDER SEASON, monografia dedicata a mk.
Da segnalare la performance di Francesca Penzo e Mariagiulia Serantoni Oltre (il) canone – N°1 che indaga sulle figure femminili marginalizzate nella storia della musica.
Chiude il festival Paola Bianchi, coreografa e danzatrice attiva sulla scena della danza contemporanea a partire dalla fine degli anni Ottanta, con la performance sulla memoria […]KZ, ispirata alle testimonianze dei sopravvissuti ai campi di concentramento.
Ventisette appuntamenti, quindici spettacoli, tredici luoghi cittadini coinvolti e molti eventi collaterali costituiscono l’asse di questo festival che 28 anni fa è riuscito a portare per la prima volta in Italia la danza nei luoghi inconsueti della città, costruendo una relazione attiva con i luoghi, lo spazio pubblico e la cittadinanza e sfruttando le potenzialità di cui dispone la danza urbana nel mettere in discussione forme, modelli e convenzioni culturali.
Il programma completo sul sito ufficiale di DANZA URBANA.