Dal 23 maggio torna a Torino il festival Interplay, che si conferma una finestra multidisciplinare sulle poetiche artistiche del presente.
Dal 23 maggio al 10 giugno ventitré compagnie provenienti da 9 paesi del mondo si danno appuntamento a Torino per esprimersi in un linguaggio universale, attraverso il gesto e la danza. L’edizione 2023 di Interplay – festival multidisciplinare ideato da Natalia Casorati e organizzato dall’Associazione Mosaico Danza - continua a favorire la crescita di giovani artisti, offrendo loro opportunità di visibilità, tramite una rete di scambi progettuali.
GLI SPETTACOLI
IN SCENA IN ITALIA
Accanto alla tradizionale programmazione in teatro, il festival continua ad avere una significativa sezione diffusa di spettacoli outdoor o site specific, al fine di intercettare nuovo pubblico e incrementare l’offerta culturale rivolta ai cittadini, anche nei luoghi “scomodi” della città, realizzando gran parte del festival in spazi multidisciplinari nelle aree periferiche di Torino.
Il meglio della nuova danza italiana
Tra gli artisti nazionali, Interplay ospita quest’anno Enzo Cosimi, con Coefore Rock&Roll, la seconda parte del progetto in tre atti Orestea Trilogia della Vendetta: un’azione coreografica aperta allo sconfinamento tra musica, danza e arti visive.
Torna al festival Alessandro Sciarroni, con Save The Last Dance For Me, performance nella quale riscopre una danza di corteggiamento eseguita in origine da soli uomini e risalente ai primi del ‘800: l’esecuzione prevede che i danzatori abbracciati l’un l’altro, girino vorticosamente mentre si piegano sulle ginocchia quasi fino a terra.
Anche la Compagnia Abbondanza/Bertoni torna al festival con Le fumatrici di Pecore, un lavoro che indaga l’umano nella sua fragilità. Un altro gradito ritorno è quello di Fabrizio Favale, con The Halley Solo, dove il danzatore abbandona qualsiasi tipo di riferimento narrativo per lanciarsi, come un corpo celeste, in traiettorie e rapide torsioni nello spazio vuoto.
Creazioni transdisciplinari e audience engagement
Nel programma del festival sono presenti le ultime creazioni di coreografi giovani, ma già affermati; tra loro, Carlo Massari, impegnato nella ricerca di nuovi linguaggi performativi, presenta Blatta, uno studio sui consumi di sui consumi di carne; mentre Orgia, di Daniele Ninarello, è una installazione di corpi in costante movimento, realizzata a Villa Rey in collaborazione con un collettivo di dieci giovani artisti visivi.
RE-ACTION Integrated Dance Company, diretta da Elena Bollati, è una compagnia di danza integrata no profit di Torino, in cui danzatori e danzatrici con e senza disabilità fisico-motoria si esibiscono insieme in una pillola di danza realizzata a sostegno dei progetti di audience engagement promossi dal festival Interplay.
Giovani artisti internazionali
Interplay conferma il suo ruolo di scouting internazionale continuando a dare spazio ai giovani coreografi da tutto il mondo, selezionati tra festival e piattaforme dedicate ai più giovani.
Moritz Ostruschnjak apre il festival il 23 maggio con Tanzanweisungen, coreografia nella quale il performer Daniel Conant getta un ponte fra danze tradizionali popolari tedesche e la danza classica.
Fra gli spettacoli da non perdere, Soirée d'Etudes, del belga Cassiel Gaube: una pièce che esplora il ricco vocabolario della house dance attraverso variazioni sul passo, la corsa, la marcia, con riferimenti alla commedia musicale, ai cartoni animati e includendo influenze come l'hip hop o la salsa.