Dal 21 al 30 giugno, alla Biennale di Venezia 2019, saranno in scena i grandi maestri e le giovani rivelazioni della danza contemporanea
Sarà il primo giorno d’estate ad aprire i battenti del 13° Festival Internazionale di Danza Contemporanea della Biennale di Venezia edizione 2019. E in una data come il 21 giugno, che ha il sapore di ancestrali magie e solari seduzioni, il presidente Paolo Baratta e la direttrice Marie Chouinard non potevano che essere i Leoni a dare il via al fittissimo programma di questa edizione e a marcarne la fisionomia.
Alessandro Sciarroni, Leone d’oro alla carriera, presenta Your Girl, spettacolo-rivelazione, e Augusto, dove la pratica fisica e vocale con cui si esprimeranno gli interpreti sarà solo quella della risata a oltranza. Anche Steven Michel e Théo Mercier, Leoni d’argento, si incontrano nell’intersezione tra arte e coreografia, frutto di processi di costruzione simili ma con strumenti diversi: da una parte il corpo e dall’altra gli oggetti. Come in Affordable Solution for Better Living, che disseziona con humour i nostri stili di vita che trovano un modello esemplare nei mobili Ikea.
Uno sguardo ai protagonisti
Nell’arco di 10 giorni andranno in scena 29 spettacoli, con 22 coreografi e compagnie da tutto il mondo. 5 le prime assolute, 9 quelle nazionali e 9 gli interventi inediti creati per il palcoscenico all’aperto nel cuore della città. Numerosi gli incontri e le conversazioni con straordinari protagonisti della scena internazionale, da Nicolás Poggi e Luciano Rosso a Sasha Waltz, passando per Bára Sigfúsdóttir. Inoltre, un ciclo di film, lungometraggi e corti, che abbracciano la danza a partire da sguardi diversi: Rebels on pointe di Bobbi Jo Hart e The Ferryman di Gilles Delmas, viaggio cinematico e coreografico tra le radici di rituali animistici, sono solo due esempi tra le molte proposte. I luoghi sono gli stessi di sempre, e cioè gli spazi dell’Arsenale, ma quest’anno anche il Teatro Malibran e la promenade cittadina di Via Garibaldi.
L'originale titolo di quest'anno, On Becoming a Smart God-des, ben definisce l’inclusività e l’approccio multidisciplinare alla danza con alcune delle figure più importanti e tanti nomi nuovi della scena internazionale. Dai capisaldi come Daniel Léveillé alle nuove rivelazioni come Maria Chiara De Nobili, quest’ultima una scoperta della scorsa edizione di Biennale College.
Sempre più spazio ai giovani
Biennale College si scinde quest’anno in due percorsi intensivi: Biennale College – Danzatori, con i 15 danzatori selezionati, e Biennale College – Coreografi, con i 3 coreografi prescelti. Entrambi i College si concluderanno a fine giugno con la presentazione delle nuove brevi opere prodotte.
Torna per il secondo anno Biennale College Asac – Scrivere in residenza rivolto a giovani laureati italiani under 30, declinato nei tre settori della Biennale. Scrivere di danza, nello specifico, sceglierà un tema in relazione al programma del festival da approfondire sotto la guida di un tutor.
Biennale Educational, infine, conferma l’attenzione alle giovani generazioni, attivando collaborazioni con istituti scolastici del territorio per l’alternanza scuola-lavoro e proponendo iniziative per gruppi di studenti di scuole e accademie di danza.
Qui TUTTI GLI SPETTACOLI in scena a Venezia.