Danza

La danza a Roma, crocevia di cultura. Premio Roma 2019

La danza a Roma, crocevia di cultura. Premio Roma 2019

L’edizione 2019 del Premio Roma si è svolta all’Accademia Nazionale di Danza di Roma, luogo di transito per la danza e la cultura italiana e mondiale.

Anche quest'anno il Teatro Grande dell'Accademia Nazionale di Danza ha ospitato il Premio Roma 2019, la prestigiosa competizione nata nel 2001 e rivolta a studenti della stessa Accademia e a concorrenti esterni. Rossella Battisti, critico e studiosa della danza e dei suoi effetti sociali e culturali nell’attualità, ha presentato la serata finale del Premio arricchita da esibizione e ospiti.

La giuria e i vincitori

Come nelle precedenti edizioni ad assegnare e consegnare i premi è stata una Giuria Internazionale d’eccezione presieduta da Lutz Förster, già interprete storico della Compagnia di Pina Bausch, Amancio Gonzales, danzatore di W. Forsythe e coreografo eclettico, Adela Mucollari, étoile del Teatro Dell’Opera di Tirana, Ae-Soon Ahn, coreografa di fama internazionale e docente del Dipartimento di Performing Art dell’Università di Seul ed, infine, Guo Lei, Direttore della Beijin Dance Academy, la cui presenza ha confermato la volontà di rafforzare una collaborazione già esistente per uno scambio reciproco tra le due istituzioni.

Il Premio ha visto salire sul podio della categoria Juniores Maria Iovinella, seguita da Miklos Cserhati e Giovanni Spagnuolo per la sezione classico; per il contemporaneo Sarita Mastromarco seguita da Antonino Modica e Daniele Esposito. Nella categoria Seniores ha trionfato invece Matilde Tommasini seguita da Yuan Hao e Toni Flego nel contemporaneo mentre nel classico si sono piazzati al secondo e terzo posto rispettivamente Antonio Lanzo e Francesco Mazza; il primo premio non è stato assegnato.

Scuole e Percorsi

Oltre alla premiazione dei vincitori, la serata ha visto la presentazione di brevi estratti dalle produzioni artistiche delle quattro Scuole dell’Accademia Nazionale di Danza e di un estratto da “Missa Brevis” di José Limón, ricostruito da Nina Watt, con l’assistenza della prof. Cristina Caponera  e l’interpretazione degli studenti del 1° anno del Corso di II livello della Scuola di Danza Contemporanea. Durante la serata, tra il pubblico, anche autorità capitoline e di rappresentanti del MIUR e del MIBAC nonché di esperti del mondo della danza.

Le performance hanno avuto come tema i Percorsi, fulcro del progetto artistico 2018-19 dell’Accademia Nazionale di Danza, che ha investito anche il Premio Roma Danza 2019, quest’anno dedicato all’arte dell’interpretazione. I Percorsi coincidono, infatti, "con l’idea di un cammino di ricerca in quello spazio più intimo e profondo del proprio essere tanto da trovare il talento per diventare altro da sé".

Ospite graditissima del Premio è stata Rebecca Storani, ex allieva dell'Accademia e attualmente ballerina all'Het National Ballet - Ducht National Ballet, a testimonianza non solo del suo Percorso ma anche "di quelle strade che si possono intraprendere per confluire, nonostante le diverse direzioni, dimensioni, passaggi e temperature, in un punto di ritovo". Accompagnata da Andreas Ronai dell'Hungarian National Ballet ha danzato il pas de deux  "Diana e Atteone" che la vide trionfare anni prima, ancora studentessa, nella stessa competizione.

Durante la serata, tra il pubblico, anche autorità capitoline e di rappresentanti del MIUR e del MIBAC nonché di esperti del mondo della danza. Il tutto a sottolineare, quest’anno più che mai, il fatto che il Premio sia stato dedicato alla città di Roma Capitale, centro di partenze e accoglienze della multiculturalità, crocevia di cultura e luogo di transito, tappa quasi indispensabile per la creazione di un nuovo umanesimo, unica condizione possibile per un futuro sociale sostenibile.