Presentati al Teatro Comunale “Mario Del Monaco” i cartelloni 2022/2023 di prosa e concertistica. La pProgrammazione del Teatro Stabile del Veneto e Arteven.
Dopo aver annunciato già a giugno l'ormai imminente stagione lirica, il Comune di Treviso e il Teatro Stabile del Veneto hanno preannunciato ora al Teatro Comunale “Mario Del Monaco” di Treviso i tre cartelloni di prosa, di concertistica, di danza 2022/2023.
Tre rassegne di notevole interesse, che negli auspici del presidente dello Stabile Giampiero Beltotto, presente all'incontro con la stampa, dovrebbero portare gli abbonamenti a cifre paragonabili a quelle ante Covid. Creando così un notevole e positivo flusso di cassa che, tenuto conto che i finanziamenti ministeriali – anche ora che lo Stabile è nuovamente 'teatro nazionale' - arriveranno solo alla fine del 2023.
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La stagione concertistica sarà articolata in sette appuntamenti sinfonici e da camera, ed aperta da un imponente Galà Lirico a metà ottobre, pensato per i quarant'anni dalla morte del grande tenore cui è intitolata da un decennio la sala trevisana. Evento già in sold out. Sei saranno quelli di “Altri percorsi”, selezione di spettacoli di teatro di parola di vario carattere.
Per ultima è stata esposta in dettaglio la rassegna di danza intitolata “Calligrafie”, realizzata dal TSV in collaborazione con il Circuito Multidisciplinare Arteven.
“Calligrafie”, una rassegna di danza per Treviso
Con “Calligrafie” il Teatro Stabile del Veneto riporta finalmente una vera stagione di danza a Treviso, città che in passato ha ospitato d'abitudine artisti e compagnie di grande valore, vedendo gli spettacoli sempre premiati da una folta presenza di pubblico.
Ad inaugurare il cartellone a dicembre una rilettura coreografica de Le quattro stagioni vivaldiane, proposta dalla Compagnia Opus Ballet con la coreografia di Aurelie Mounier, che apre una riflessione sul rapporto tra la natura, l’uomo e il tempo.
GLI SPETTACOLI
IN SCENA IN ITALIA
Si prosegue a febbraio 2023 con uno spettacolo ispirato ad uno dei più grandi artisti della Marca Trevisana, lo scultore Antonio Canova. Per celebrarne la figura, sotto la guida dei coreografi Cristina Ledri e Cristiano Fagioli la compagnia RBR Dance Company porterà a Treviso Canova svelato, balletto su musiche originali di Diego Todesco che debutta in questi giorni al Teatro Vittoria di Roma .
Michele di Stefano firma invece per Nuovo Balletto di Toscana una personale versione coreografica di un classico del balletto, intitolata Bayadére, il regno delle ombre, in scena a metà marzo. Le celebri musiche di Minkus si alterneranno con quelle originali di Lorenzo Bianchi Hoesch.
Due personaggi immortali, Romeo Giulietta
Ai primi di aprile la Compagnia Zappalà Danza porta a Treviso romeo e giulietta 1.1- La sfocatura dei corpi, ripresa di un apprezzato spettacolo del 2006. I testi sono di Nello Calabrò, coreografia, regia, luci e costumi di Roberto Zappalà. A sostenere i due unici ballerini in scena musiche di autori vari, classici e pop.
Eccezionale è l'arrivo a metà aprile di Sergio Bernal, vera star della danza, definito il “Roberto Bolle spagnolo”, impegnato in una delle sole tre date italiane della tournée italiana (le altre a Roma e Pordenone) di A Night with Sergio Bernal, un visionario racconto per quadri per tre ballerini in cui si fondono folklore spagnolo, tradizione gitana e danza classica su coreografie sue, di Ricardo Cue e Antonio Ruiz Soler. Produzione Daniele Cipriani Entertainment.
Chiude a metà maggio il cartellone del “Mario Del Monaco” il balletto Monjour, ultimo lavoro di Silvia Gribaudi co-prodotto anche dallo Stabile del Veneto. Una sorta di divertente cartoon coreografico su musiche di Nicola Ratti e Gioacchino Rossini, avendo sullo sfondo i disegni animati di Francesca Ghermandi.
Però viene inscenato da corpi veri (due danzatori, due acrobati, un clown), guidati dall’ironia irriverente della Gribaudi, personalità di punta della danza italiana d'oggi. Giova ricordare che Monjour, dopo l'acclamata prima a Torino Danza 2021 un anno fa, è andato in scena a gennaio 2022 al Théâtre de la Ville di Parigi con vivissimo successo.