Da martedì 27 a venerdì 30 luglio Salerno presenta, negli spazi del Castello di Arechi, la seconda edizione di Emozioni/ Teatro e nuovi linguaggi, il festival diretto da Maurizio Costanzo con Rodolfo di Giammarco, e promosso dalla Provincia di Salerno. Quattro, intense notti ¡V si parte alle 20.00 per proseguire, con diverse proposte a sera, fino alle 23.45 ¡V dedicate al tema Parole contro parole ovvero altre parole, con un ricco calendario di eventi, singolari performance, assoli e racconti, che accoglie le differenti espressioni e le diverse pratiche della parola.
Ancora una volta - scrive Rodolfo di Giammarco nella presentazione - al suo secondo anno, questo festival si interessa della teatralità della poesia, della valenza drammatica di ogni scrittura detta, e dello spettacolo fonetico di letture-visitazioni a sorpresa, ma annette anche, a questa cultura fuori-catalogo, la pratica oggi più che mai umana e civile del racconto, il canone del canto, la nuova modulazione di strutture tradizionali, lo studio comparato dell¡¦arte dell¡¦assolo, e la felicità espressiva di ensemble naturali.
Abbiamo concepito una scansione vagamente ordinatoria, un calendario con giornate distinte per analogie anche informali: una prima sera, il 27, è riservata alla gamma (e al senso) di voci artistiche maschili, una seconda, il 28, accosta insieme (nella loro diversità) solo voci di attrici, una terza, il 29, fa appello a vari modi odierni d¡¦avvicinare la letteratura poetica, e la quarta, il 30, punta infine a esaminare tre solitudini (tra cui quella vertiginosa di Carmelo Bene) per poi concludere con due atti unici pinteriani che ritraggono l¡¦appartatezza all¡¦interno di figure collettive, col culmine di uno scenario di festa quasi mai adottato¡¨.
Questi capitoli poggiano, per la sera all-male, su un inusitato materiale poetico di Giovanni Testori, Per sempre, fatto proprio da Massimo Popolizio in un reading drammatizzato, su una riscoperta d¡¦una narrazione storico-favolistica rara di e con Ascanio Celestini (Vita, Morte e Miracoli), e su una staffetta di tre voci generazionali, quelle di Roberto Herlitzka, Alessandro Haber e Fausto Paravidino, che si dedicano ai micro-racconti Shorts di Vitaliano Trevisan, e, per la sera all-female, su Cantos di Ezra Pound ad opera di Francesca Della Monica, Corpo celeste di Anna Maria Ortese cui si dedica Iaia Forte, Maria Maddalena o della salvezza di Marguerite Yourcenar su percorso recitato di Manuela Mandracchia, e Ballare di lavoro di Renata Ciaravino per il dialogo tra Veronica Cruciani e Silvia Gallerano.
Il monitoraggio più specifico di formule letterario-poetiche fa capo, la terza sera, a Fratello piccolo con l¡¦esecuzione della stessa autrice Mariangela Gualtieri, a Giulietta di Federico Fellini monologata da Manuela Cescon, a Lunaria di Vincenzo Consolo per il Cunto di Vincenzo Pirrotta, e a Mari colorati dalle liriche di Alfonso Gatto su idea di Vincenzo Cerami e attuazione di Nuccio Siano. I destini solitari messi a fuoco nella quarta e ultima sera sono quelli di Zero spaccato di e con Leonardo Capuano, dell'impatto sorprendente fra la voce di Isa Danieli e il poema ¡¥l mal de¡¦ fiori di Carmelo Bene, di Telai con Laura Curino, e La stanza e Una serata fuori di Pinter cui danno suono e corpo gli attori dell¡¦Associazione Arte e Salute dell¡¦Arena del Sole di Bologna diretti da Nanni Garella.
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