Teatro

Al San Leonardo di Viterbo compagnie in gara

Al San Leonardo di Viterbo compagnie in gara

IX Festival Nazionale di Teatro Amatoriale. Alla ricerca anche di una nuova drammaturgia italiana. Previsto anche il premio del pubblico Compagnie teatrali in gara per il IX Festival Nazionale di Teatro Amatoriale organizzato dalla Federazione Italiana Teatro Amatori in collaborazione con il Comune di Viterbo. Una sfida a tutti gli effetti su testi che possono essere in lingua italiana o in dialetto che si tiene nella cornice del Teatro San Leonardo di Viterbo. La kermesse, iniziata il 25 settembre ottobre e che prevede spettacoli, fino al 12 dicembre prossimo con la proclamazione del vincitore e la consegna del IX premio Città di Viterbo, non ammette però in gara né monologhi, né i collage. Particolare attenzione è dedicata dalla commissione selezionatrice ai testi inediti di autori italiani nella prospettiva di dare comunque risalto alla nuova drammaturgia italiana. Prevista anche l’assegnazione, a parere insindacabile della giuria, dei premi per la migliore regia, migliore allestimento scenografico, migliore attore protagonista, migliore attrice protagonista, migliore attore caratterista, migliore attrice caratterista e il premio del pubblico. Una competizione serrata che vede sfidarsi centinaia di appassionati di teatro. Dopo la seconda serata del 17 ottobre che ha visto la compagnia teatrale di Genova “La pozzanghera” portare in scena il Machbeth di William Shakespeare, domenica 31 alle 17,15 è la volta della compagnia Tarvisium Teatro che arriva da Villorba in provincia di Treviso. Si cimenterà in “Trenta secondi d’amore” di Aldo De Benedetti per la regia di Roberto Zannolli. Ambientata in un salotto borghese nella primavera del 1937, la vicenda ruota attorno alla “proposta indecente” che un pedone investito suggerisce all’attraente e imprudente investitrice, non ancora patentata, come indennizzo in alternativa al pagamento di un rilevante risarcimento danni. La routine quotidiana della casa viene così sconvolta dall’avvenimento grazie anche al temperamento dei suoi abitanti. L’ambiente normalmente composto da una cameriera invadente, un marito succube del padre autoritario, una cognata perfida e una suocera apprensiva, già movimentato dalla presenza di una nipote con marito nelle vesti di insopportabili “turisti per caso", viene definitivamente sconvolto con la presenza dell’avvocato di famiglia e soprattutto del pedone investito e oltretutto innamorato. Aldo De Benedetti (Roma 1892-1970) fu autore di numerose commedie brillanti e d’evasione, tipiche del cosiddetto teatro e cinema dei telefoni bianchi, alieno da qualsiasi impegno socio-politico-culturale.