Teatro

Beppe Grillo:

Beppe Grillo:

«La droga si potrebbe fermare domani, la cocaina si raffina con l'etere alcolico, un solvente prodotto da tre aziende, tra cui l'Enichem e l'Ici inglese, basta andare da loro e dire quali sono i vostri più grandi clienti e hai in mano i grandi spacciatori».

Beppe Grillo, in questi giorni al Teatro Sistina di Roma con il tutto esaurito per il suo spettacolo 'Facciamo Luce', intervistato da Emilio Targia per Radio Radicale. Diversi i temi toccati. Primo fra tutti la non violenza. «Una volta con Paolini abbiamo fatto una cosa bellissima, uno spettacolo allo stadio di Mestre, dove arrivarono una 50 di agricoltori indiani per spiegare a noi come doveva essere la nostra economia - ha detto Grillo - questi parlavano dialetto del Panjab... a un certo punto uno dice che era un gandiano non violento, e racconta che era venuta la Dupont a fare una fabbrica di nylon che inquinava, che hanno fatto una manifestazione dove tre loro amici sono stati uccisi dalla polizia, a quel punto noi gli abbiamo chiesto e voi cosa avete fatto... loro hanno risposto, niente abbiamo bruciato i nostri tre amici insieme all'azienda».

Poi ha parlato dell'Italia e della situazione politica, riassunta dall'affermazione: «o andiamo appresso a questa europina senno il crepuscolo è già iniziato». Della Storia. «La storia non ci insegna nulla, è che siamo sempre gli stessi, l'olocausto ce n'è uno ogni tre quattro anni... lo storico è megalomane paranoico pur di dire qualcos'altro di più rispetto a un altro storico...». E poi dei radicali. «Pannella è un guerriero, non si può pensare male, nel bene o nel male, è uno che ancora si commuove e prende di petto i problemi, anche se non sempre è indirizzato su cose di primaria importanza...» Per Grillo l'economia di mercato attuale è malata e schizofrenica. «Abbiamo un tipo di economia come se la gente non esistesse». E per far capire qualcosa agli altri è convinto che bisogna reinventarsi la comunicazione. «La nuova forma di comunicazione è la strada e il sentito dire, io sono l'esempio di un mercato sano, sono in teatro senza un manifesto per strada...». Il comico si è poi soffermato sulla pena di morte, definita «grottesca», sull'antiproibizionismo, sulla droga. Infine un monito sui temi caldi di quest'inizio secolo. La Bioetica e la Scienza soprattutto. Temi su cui bisogna assolutamente mettersi di nuovo d'accordo, ha detto. «Dopo il 68 abbiamo deciso, filosoficamente, che per prendere gli organi e fare trapianti la morte doveva essere cerebrale ma sono convenzioni filosofiche non scientifiche...» Per Grillo, siamo in una società dove vigono i rituali. E, ha lasciato intendere il comico, questi devono poter convivere con la verità scientifica. «Se io mi faccio la croce con l'acqua santa debbo crederci che sia così, non può venire uno scienziato e dirmi ho analizzato l'acqua ed è composta da questo e quello... lo so». 28/01/04