L'Istituto Italiano di Cultura di Cracovia, in collaborazione con la Scuola Superiore di Teatro (PWST) di Cracovia, la Fondazione "L'immemoriale" di Carmelo Bene, Otranto e la Provincia di Lecce organizza un ciclo di eventi dal 31 marzo all'8 aprile incentrati sulla figura e l'opera del grande attore di teatro italiano Carmelo Bene.
L'iniziativa si articola in tre momenti principali. Il primo sarà una serie di proiezione di filmati di opere teatrali di Carmelo Bene in versione originale sottotitolati in polacco e presentati per la prima volta in Polonia. La rassegna prevede tra gli altri "Salomé", "Don Giovanni", "Un Amleto di meno", "Riccardo III", "Quattro diversi modi di morire in versi", "Otello", "Lorenzaccio", "La voce che si spense" e "Nostra Signora dei Turchi".
A seguire la mostra "Omaggio a Carmelo Bene". Trenta opere tra sculture e dipinti dell'artista salentino Enrico Muscetra, esposte del 31 marzo all'11 aprile nel foyer del teatro del PWST di Cracovia. Muscetra, scultore italiano, vive da circa due anni a Cracovia, luogo in cui ha ideato e realizzato i lavori presentati nella mostra: argille e bronzi plasmati nel laboratorio delle forme negate dell'assenza beniana, nella poetica e nel prolungamento di un impossibile inseguimento "in potenza" della sua ombra e voce e cuore a cui siamo ormai tutti condannati.
Infine un convegno su "Carmelo Bene, Nostro signore del teatro", il 1° aprile, presso la sede dell'Istituto Italiano di Cultura. Il convegno di studi prevede una introduzione del noto regista e attore polacco Jerzy Sthur, del prof. Josef Opalski, profondo conoscitore della realta' teatrale italiana e del dott. Giovanni Sciola, direttore dell'Istituto di Cultura, e interventi di Goffredo Fofi: "Carmelo Bene, anatomia di un ritratto"; Jean Paul Manganaro: "Amleto e Pinocchio: due funzioni per ricreare l'attore"; Bruna Filippi: "Parodie barocche di Carmelo Bene" e Piergiorgio Giacchè: "L'attore-poeta e la verticalità del verso" .
L'iniziativa viene proposta in Polonia con un obiettivo specifico: fare conoscere al pubblico polacco ed in particolare agli studiosi ed agli appassionati di teatro l'opera di Carmelo Bene.
Cracovia non è quindi una scelta casuale: è infatti città di grandissima tradizione culturale e di profondi legami con l'Italia. In ambito teatrale vi si registra una attività intensa e vivace, frutto certamente dell'eredità tuttora fortemente marcata della produzione ed elaborazione di Tadeus Kantor e, sia pure su un piano totalmente diverso, di Jerzy Grotowski.
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